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ATTO PRIMO SCENA PRIMA Sala, che corrisponde a vari appartamenti. Paolino e Carolina PAOLINO Cara, non dubitar; Mostrati pur serena Presto avrà fin la pena Che va a turbarti il cor. CAROLINA Caro, mi fai sperar; Mi mostrerò più lieta Ma sposa tua segreta Nasconderò il dolor. PAOLINO Forse ne sei pentita? CAROLINA No, sposo mio, mia vita. PAOLINO Dunque perchè non mostr Il tuo primier contento? CAROLINA Perchè vieppiù pavento Quello che può arrivar. Se m'ami, deh! t'affretta L'arcano a palesar. PAOLINO Sì, sposa mia diletta. Ti voglio consolar. PAOLINO, CAROLINA Se amor si gode in pace, Non v'è maggior contento; Ma non v'è ugual tormento, Se ognor s'ha da tremar. CAROLINA Lusinga, no, non c'è. La nostra unione Lungo tempo segreta Non può durar e se si scopre avanti Di quel che ha da scoprirsi, Quale schiamazzo in casa, Qual bisbiglio di fuori, o sposo amato! Nè un trasporto d'amor sarà scusato. PAOLINO Dici il ver vedo tutto. CAROLINA Il padre mio E' un uom rigido, è ver, ma finalmente E' d'un ottimo cor. In sulle furie Monterà al primo istante Che saper gliel farai Ma dopo qualche dì, certa poi sono Che pien d'amor ci accorderà il perdono. PAOLINO Sì questa sicurezza La sola fu che a stringere c'indusse Il nodo clandestino. Ma senti oggi la sorte Occasione propizia a me presenta Di svelare il segreto Con meno di timore. CAROLINA Dimmi, su, presto. Ah! mi consoli il core! PAOLINO Mi è riuscito alla fine Di poter soddisfare All'ambizione del signor Geronimo, Che fanatico ognor s'è dimostrato D'imparentarsi con un titolato. CAROLINA E così? PAOLINO Sarà sposa Del Conte Robinson, mio protettore, Tua sorella maggiore Con cento mila scudi. Or io, d'entrambi Avendo gl'interessi maneggiati, Spero così d'avermeli obbligati. CAROLINA Bene, sì,bene assai. Il Conte impegnerai Perchè sveli a mio padre il nostro arcano. Ma quando egli verrà? PAOLINO Non è lontano. Lo spero in questo giorno, anzi a momenti. Ecco qua la sua lettera Che al signore Geronimo Io devo presentar. Ma parmi appunto Di sentir la sua voce. A casa è ritornato. CAROLINA E' vero, è vero. D'esser presto tranquilla io dunque spero. Io ti lascio, perché uniti Ch'ei ci trovi non sta bene ... Per partire, poi ritorna Ah, tu sai ch'io vivo in pene Se non son vicina a te! PAOLINO Vanne, sì, non è prudenza Di lasciarci trovar soli ... Per partire, poi ritorna Ah! tu sai che il cor m'involi Quando vai lontan da me. CAROLINA No, non viene ... PAOLINO Sì, sì; adesso. PAOLINO, CAROLINA Dammi, dammi un altro amplesso. Ah! pietade troveremo Se il ciel barbaro non è Carolina parte SCENA II Paolino, poi Geronimo PAOLINO Ecco che qui sen vien. Bisogna intanto Ch'io mi avvezzi a parlar in tuon sonoro Per farmi intender bene. Di sordità patisce assai sovente, Ma dice di sentir s'anche non sente. GERONIMO ad alcuni servi Non dovete sbagliar, gente ignorante. Che cosa è questo lei, signor Geronimo! In Italia, i mercanti Che han dei contanti han titol d'illustrissimo Illustrissimo io sono e va benissimo; Se poi ... (ad ogni costo Voglio avere un diploma Che della nobiltà mi metta al rango, Chè chi ha dell'oro ha da sortir dal fango.) Oh! Paolino caro. PAOLINO Ecco una lettera Del conte Robinson, che, per espresso Inclusa in una mia, venuta è adesso. GERONIMO Sì, son venuto adesso. E questa lettera Di chi è? Chi la manda? PAOLINO forte Il conte Robinsone. GERONIMO Il conte Robinson, sì, sì, ho capito. La leggo volentieri. Legge sottovoce Ah, ah, ... comincia bene ... Oh oh, ... séguita meglio ... Ih ... di gioia mi balza il cor in petto! PAOLINO Ah ah, oh oh, ih ih, così ha già letto? GERONIMO Venite, Paolino, Venite, ch'io v'abbracci. E' vostro merito La buona rïuscita; Io vi sono obbligato della vita. PAOLINO (Questo mi dà conforto.) GERONIMO Fra poco il conte genero Sarà qui a sottoscrivere il contratto Elisetta è contessa il tutto è fatto. Con Carolina or poi se mi riesce Di fare un matrimonio eguale a questo, Colla primaria nobiltà m'innesto. PAOLINO (Questo poi mi dà affanno.) GERONIMO Che avete voi? Siete di tristo umore? PAOLINO Io? Signor no. GERONIMO Che? PAOLINO Allegro anzi son io Per queste nozze. GERONIMO Bene. Andate dunque A stare in attenzione Per l'arrivo del Conte; ed ordinate Tutto quel che vi par che vada bene Per poterlo trattar come conviene. Paolino parte SCENA III Geronimo, indi Carolina, Elisetta, Fidalma e Servitori. GERONIMO Orsù, più non si tardi A dar sì lieta nuova alla famiglia. Elisetta! Fidalma! Carolina! Figlie, sorella, amici, servitori, Quanti in casa vi son, vengano fuori. CAROLINA Signor padre? ELISETTA Signor? ... FIDALMA Fratello amato? ... CAROLINA Che avvenne? ELISETTA Cosa c'è? CAROLINA Che cosa è stato? GERONIMO Udite, tutti udite, Le orecchie spalancate, Di giubilo saltate Un matrimonio nobile Per lei concluso è già. Signora Contessina Quest'oggi ella sarà. Via, bacia, mia carina, La mano al tuo papà. Che saltino i denari La festa si prepari Godete tutti quanti Di mia felicità. Sorella mia, che dite? Che dici tu, Elisetta? A Carolina Con quella bocca stretta Per cosa stai tu là? Via, via, che per te ancora Tuo padre ha già pensato Un altro titolato Sua sposa ti farà. E stai col ciglio basso? Non muovi ancor la bocca? Che sciocca! ohimè, che sciocca! Fai rabbia in verità. L'invidia fai conoscere, Che dentro il cor ti sta. Parte SCENA IV Elisetta, Carolina e Fidalma. ELISETTA Signora sorellina, Se io le rammenti un poco ella permetta, Ch'io sono la maggior, lei la cadetta Che perciò le disdice Quell'invidia che mostra; E che in questa occasion meglio faria Se mi pregasse della grazia mia. CAROLINA Ah, ah! della sua grazia, Quantunque singolare, In verità non ne saprei che fare. ELISETTA Sentite la insolente? Io son Contessa, e siete voi un niente. FIDALMA Eccoci qua noi siamo sempre a quella. Tra sorella e sorella, Chi per un po' di fumo, Chi per voler far troppo la vivace, Un solo giorno qui non si sta in pace. ELISETTA Qual fumo ho io? parlate. CAROLINA Qual io vivacità che condannate? ELISETTA Non ho fors'io ragione? FIDALMA Sì, deve rispettarvi. CAROLINA Ho dunque torto io? FIDALMA No, non deve incitarvi. ELISETTA Che? forse io la incito? CAROLINA Che? fors'io la strapazzo? FIDALMA No, niente no, non fate un tal schiamazzo. CAROLINA Io di lei non ho invidia; Non ho rincrescimento Del di lei ingrandimento Sol mi dispiace che in questa occasione Ha di sè stessa troppa presunzione. per partire ELISETTA Il voltarmi le spalle in questo modo E' un'altra impertinenza. CAROLINA Perdoni se ho mancato a Sua Eccellenza. Le faccio un inchino, Contessa garbata; Per essere Dama Si vede ch'è nata; Per altro, per altro Lei rider mi fa. ELISETTA Strillate, crepate. Son Dama e Contessa. Beffar se volete, Beffate voi stessa. Per altro, per altro Creanza non ha. FIDALMA ad Elisetta Quel fumo, mia cara, E' troppo eccedente. a Carolina Voi siete, carina, Un poco insolente. Vergogna! vergogna! Finitela già. CAROLINA Sua serva non sono. ELISETTA Son vostra maggiore. CAROLINA Entrambe siam figlie D'un sol genitore. ELISETTA Stizzosa .... CAROLINA FAmosa ... FIDALMA Finiam questa cosa, Tacetevi là. FIDALMO, CAROLINA, ELISETTA Non posso soffrire La sua inciviltà. FIDALMA Codesto garrir Tra voi ben non sta. Carolina parte SCENA V Fidalma ed Elisetta FIDALMA Chetatevi, e scusatela. Tra poco Voi già andate a marito, ella qui resta Così non vi sarà mai più molesta. Io mi consolo intanto Del vostro matrimonio, e voi tra poco ... Ma zitto, a voi il confido. Ah, non lo dite, Per carità .... ELISETTA Fidatevi, Che segreta son io. FIDALMA Ve ne consolerete ancor del mio. ELISETTA Del vostro? FIDALMA Padrona di me stessa, Ricca pel testamento Del mio primo marito, E in età giovanil, non crederei Che mi diceste stolta Se voglio maritarmi un'altra volta. ELISETTA No, cara la mia zia, Anzi fate benissimo e vi lodo. Ma un dispiacer ben grande Ne sentirà mio padre Che vi dobbiate allontanar da lui, Ei che v'apprezza al par degli occhi sui. FIDALMA Eh, quanto a questo poi, potrebbe darsi Che non m'allontanassi. ELISETTA Posso saper chi sia? FIDALMA No, è troppo presto. Ancor con chi vogl'io Non mi sono spiegata. ELISETTA Ditemi questo almeno è giovanotto? FIDALMA Giovane affatto, affatto. ELISETTA E' bello? FIDALMA Di Cupido egli è un ritratto. ELISETTA E' nobile? FIDALMA Non voglio Spiegarmi d'avvantaggio. ELISETTA E' ricco? ... rispondete. FIDALMA Troppo curiosa, o cara mia, voi siete. (Se mi stuzzica ancora un pocolino, Vado or or a scoprir ch'è Paolino.) E' vero che in casa Io son la padrona, Che m'ama il fratello, Che ognuno m'onora, E' vero ch'io godo La mia libertà. Ma con un marito, Via, meglio si sta. Sto fuori di casa? Nessun mi dà pena; All'ora che voglio Vo a pranzo, vo a cena. A letto men vado Se n'ho volontà. Ma con un marito, Via, meglio si sta. Un qualche fastidio E' ver che si prova; Non sempre la donna Contenta si trova. Bisogna soffrire Qualcosa, si sa. Ma con un marito, Via, meglio si sta. Mia cara ragazza Che andate a provarlo, Fra poco saprete Se il vero vi parlo. E poi mi direte, Son certa di già, Che con un marito, Via, meglio si sta. Partono SCENA VI Geronimo e Carolina GERONIMO Prima che arrivi il Conte, Io voglio rallegrarti; Vuol da tutte le parti Oggi felicitarmi la mia sorte. Senti .... Ma ridi prima, e ridi forte. CAROLINA Non farei, s'io ridessi, Che una cosa sforzata, e senza gusto. GERONIMO Sicuro, ci avrai gusto. Sposa d'un cavalier tu pur sarai; Ora mi venne la proposizione, E in oggi s'ha da far la conclusione. Ridi, ridi, ragazza. CAROLINA (Oh me meschina! Qui nasce una rovina Se Paolin non fa presto.) GERONIMO E perchè mò non ridi, e te ne stai Con quella faccia mesta? CAROLINA Ho dolore di testa. GERONIMO S'egli è un signor di testa? E' un cavaliere; E non vuoi che sia un uom ch'abbia talento? CAROLINA (Ah, mi manca il consiglio in tal momento!) SCENA VII Paolino e detti; poi il Conte, Elisetta, indi Fidalma. PAOLINO forte Signore, ecco qua il Conte. GERONIMO Il Conte? Oh! presto, presto ... Rimettiamo il discorso ... Scendiamo ad incontrarlo fin abbasso. PAOLINO Ecco che ha più di noi veloce il passo. CONTE Senza tante cerimonie, Alla buona, vengo avanti. Riverisco tutti quanti. Non s'incomodin, non voglio, Complimenti far non soglio Sol do al suocero un abbraccio; a Fidalma Servitore a lei mi faccio Dal dover non m'allontano; ad Elisetta Bacio a lei la bella mano ... a Carolina Vengo a lei, sì, vengo a lei, Che ha quegli occhi così bei ... Paolino, amico mio, Qui sol regna grazia e brio. Bravo padre! brave figlie! Siete incanti, meraviglie, Siete gioie .... Ma scusate; Ch'io respiri almen lasciate, O il polmon mi creperà. ELISETTA, CAROLINA, FIDALMA Prenda pure, prenda fiato, Seguitare poi potrà. PAOLINO (Che fa troppo il caricato Non s'accorge, non lo sa.) GERONIMO (L'ho sentito l'ho ascoltato, Ma capito non l'ho già.) PAOLINO, GERONIMO, ELISETTA, CAROLINA, FIDALMA (Che un tamburo abbia suonato Mi è sembrato in verità.) CONTE Senza essere affettato, Mi distinguo in civiltà. Orsù, senza far punto cerimonie, Ch'io le abborrisco già, suocero caro, Benchè la prima volta Questa sia che permesso Mi è di veder l'amabile mia sposa, Pur dicendomi il core Quale fra le tre Dive La mia Venere sia, Con vostra permissione allegro e franco Io me le vado a situare a fianco. GERONIMO Certo sarete stanco, io ve lo credo, Conte, genero amato. Ehi, da sedere! CONTE No, no, non dico questo No, vo' seder. Son fresco, e son robusto, E il correr per le poste a me non nuoce. PAOLINO Convien che alziate un poco più la voce. CONTE Con vostra permissione, Vado appresso alla sposa Per farle un conveniente complimento. GERONIMO Oh, servitevi pure, Chè questo, Conte mio, ci va de jure. Ed io, che so che in tali incontri il padre Importuno diventa, Me ne andrò con Paolino A far qualche altra cosa La sorella e la zia stian con la sposa. Parte con Paolino SCENA VIII Il Conte, Carolina, Fidalma ed Elisetta CONTE accostandosi a Carolina Permettetemi dunque, Cara la mia sposina ... CAROLINA Oh, no, signore Sbagliate; io non sono quella. Quella che ha tanto onore è mia sorella. CONTE Sbaglio? ELISETTA Sicuramente. CAROLINA Di là, di là convien che vi voltiate. FIDALMA Di qua, di qua. CONTE Signora mia, scusate. A Fidalma Voi dunque ... FIDALMA No, signor, sbagliate ancora. CONTE Sbaglio ancora? ELISETTA Sicuro. Ma che faccia da scherzo io mi figuro. Quella son io che il Ciel vi diede in sorte; Quella son io, che merita l'onore Di stringervi la man, di darvi il core. CONTE (Diamine!) Voi la sposa? ELISETTA Che vuol dir tal sorpresa? CONTE Eh! niente, niente. Perdonatemi io credo Che vogliate qui far, mie signorine, Un poco di commedia. Or via, vi prego Di non voler tirar più a lungo il gioco. A Carolina Mi inganno, o non m'inganno? Siete voi la mia sposa, o non la siete? CAROLINA No, signor, ve l'ho detto, è mia sorella. FIDALMA E' questa, è questa. ELISETTA Io, sì signor, son quella, E vi par forse ch'io ... CONTE No ... ma ... scusatemi ... Voi dunque certamente? ELISETTA Certo. FIDALMA Sicuro. CAROLINA Indubitatamente. CONTE Il core m'ha ingannato, E rimango dolente e sconsolato. Da sè Sento in petto un freddo gelo Che cercando mi va il cor; Sol quell'altra, giusto cielo! Può ispirarmi un dolce ardor. ELISETTA da sè Tal sorpresa intendo appie Cosa vuol significar; Sento in petto un rio veleno Che mi viene a lacerar. CAROLINA da sè Freddo, freddo egli è restato, Lei confusa se ne sta. Così un poco castigato Il suo orgoglio resterà. FIDALMA da sè In silenzio ognun qui resta, E so ben quel che vuol dir. Una torbida tempesta Già mi sembra di scoprir. CONTE, ELISETTA, CAROLINA, FIDALMA Un orgasmo ho dentro il seno, Palpitando il cor mi va. Più non veggo il ciel sereno, Più non so quel che sarà. Partono SCENA IX Gabinetto; Paolino, poi Carolina. PAOLINO Più a lungo la scoperta Non deggio differir. Il Conte alfine E' un uom di mondo, un uom d'esperïenza, Mi vuol del bene, e mi darà assistenza. CAROLINA Ah, Paolino mio ... PAOLINO Sposa mia cara ... CAROLINA Di poterti aver solo Io non vedevo l'ora. Sappi che ogni dimora E' omai precipitosa; Mio padre a un Cavalier va a farmi sposa. PAOLINO Ci mancava anche questa Per più inasprirlo al caso! Ma non perdo il coraggio. Al conte subito Vado a raccomandarmi. CAROLINA Ma se sdegnasse il Conte D'entrar in questo impegno? PAOLINO Di lui punto non dubito; Ma al caso disperato, o cara mia, A pie' mi metterei della tua zia Sa essa cos'è amore, E del fratello suo possiede il core. CAROLINA E te ne fideresti? PAOLINO Sì con bontà mi tratta, e con dolcezza, Anzi, quasi direi che m'accarezza. CAROLINA In qualunque maniera Non devi differir. Vedi là il Conte, Cogli questo momento. Datti coraggio; io mi ritiro intanto Tutta, tutta agitata. Ti assista amor che la cagion n'è stata. PAOLINO Cara, son tutto vostro. Amor pietoso, Quanto grato ti sono. Anima mia, Della gioia l'eccesso Quasi quasi mi trae fuor di me stesso, Brillar mi sento il core, Mi sento giubilar; Ah! più felice amore Di questo non si dà. Datemi, o cara, un pegno D'amore e fedeltà; Io sono un impaziente Che tollerar non sa. Carolina parte SCENA X Paolino, poi il Conte. PAOLINO Sì, coraggio mi faccio Giacchè solo qui viene. CONTE Amico mio, Io vo di te cercando, Smanioso, ansioso, ch'è di già mezz'ora. Ho di te gran bisogno. PAOLINO Ed io di voi. |CONTE Sì quello che tu vuoi. – Per te son io, Ma prima dir mi lascia il fatto mio. PAOLINO Sì, signore, parlate. CONTE All'amor, Paolino, Che sempre t'ho portato, Sempre tu fosti grato. Però non serve qui di far preamboli; Ma veniamo alla breve, Chè, senza far un giro di parole, Ciascheduno può dir quello che vuole. PAOLINO Benissimo. Veniamo dunque al fatto. CONTE Tu sai che ho già disposto Di richiamarti a casa Fra pochi mesi, e darti del contante Perchè tu pur divenga un buon mercante. Sì, già lo sai, non serve un tal racconto; Ma, alla breve, alla breve, Quello che si vuol dir, dire si deve. PAOLINO Ebbene, signor mio, Lo sbrigarvi sta a voi. CONTE Sentimi dunque. Sia com'esser si voglia, O per l'una o per l'altra Delle ragioni che non si comprendono, O sia come si sia, Perchè fare gran chiacchiere non soglio; La sposa non mi piace, e non la voglio. PAOLINO Che cosa dite adesso? ONTE Dico assolutamente Che non la voglio. PAOLINO E come mai potreste Oggi disimpegnarvene? CONTE Facilissimamente. Invece di sposare la maggiore Sposerò la cadetta Dei cento mila invece per la dote, Sol di cinquanta mila io mi contento. Ecco tutto aggiustato in un momento. Quella, quella mi piace, Quella m'ha innamorato. Ora, da bravo Vanne, fa presto, al padre ciò proponi. Sciogli, conchiudi, e poi di me disponi. PAOLINO (Me infelice!) CONTE Cos'hai? PAOLINO Niente, signore. CONTE Va dunque, va, fa presto. PAOLINO (Misero me, che contrattempo è questo!) Signor, deh concedete ... Sdegnarvi io non vorrei ... Pensate, riflettete ... Il dispiacer di lei .... La civiltà, l'onore ... Di tutti lo stupore ... Ah, che mi vo' a confondere! Ah, più non so che dir! CONTE Tu cosa vai dicendo, Tu cosa vai seccando? Non star più discorrendo, A te mi raccomando. L'amabile cadetta Mi stimola, m'affretta; Non posso più resistere, Mi sento incenerir. PAOLINO Quel fuoco che v'accende, Un altro forse offende .... Ah, sento proprio il core Che in sen mi va a languir! CONTE Il fuoco che m'accende Da me più non dipende Non sposo la maggiore Se credo di morir. Partono SCENA XI Carolina, poi il Conte. CAROLINA Paolino ritarda Con la risposta; ed io l'aspetto ansiosa; E allor che qualche cosa Con ansietà si aspetta, Ogni minuto vi diventa un'ora. Ma cosa fa che non ritorna ancora? Quel pur che vedo è il Conte. Un segno è questo Che il discorso è finito. Ed ei qui viene senza mio marito! CONTE (Non trascuro il momento.) Oh, Carolina! La sorte mi è propizia, Perchè lontani dall'altrui presenza Io vi posso parlar con confidenza. CAROLINA Oh! questo è quell'appunto Che bramavo ancor io. CONTE Lo bramavate, sì? (Ciò mi consola.) Veramente Paolino Ve lo dovea dir lui; Ma pronta l'occasion trovando adesso, Quello ch'ei vi diria vel dico io stesso. CAROLINA Dite, dite, parlate, e voglia il cielo Che le vostre parole Dieno al mio core di speranza un raggio. CONTE (Questa già m'ama anch'essa. Orsù, coraggio.) Ah, mia cara ragazza, Amor ha un gran poter! Voi che ne dite? CAROLINA Quello che dite voi. CONTE E quelle debolezze Che vengono d'amor, se ancor son strane, S'hanno da compatir fra genti umane. CAROLINA Io sono certamente Del vostro sentimento. Or seguitate, Ditemi tutto il resto. Se conoscete amor, mi basta questo. CONTE Quand'è così, stringiamo l'argomento. CAROLINA Veniamo pure al punto. CONTE Io son venuto Per sposar Elisetta, ma che serve Ch'io venuto ci sia, Quando non ho per lei che antipatia? E quando a prima vista M'avete fatto voi vostra conquista? CAROLINA Io! cosa avete detto? CONTE Voi! cosa avete inteso? CAROLINA E' questo solo quel che avete a dirmi? CONTE Questo, sì, questo. E voi Che ben sapete compatir l'amore, Scusando il mio trasporto, Darete all'amor mio qualche conforto. CAROLINA E nel momento istesso Di dover adempire a un sacro impegno Manchereste di fede? Io scuso bene, Chiunque si lascia trasportar d'amore; Ma non uno che manca al proprio onore. CONTE Oh, oh, voi date in serio. Ed io tutt'altro Mi aspettava da voi. CAROLINA Tutt'altro anch'io mi credea di sentire. CONTE Di sentir cosa? CAROLINA Io non ve l'ho da dire. CONTE All'onor si rimedia Sposando voi per lei. CAROLINA Questa cosa accordar io non potrei. Perdonate, signor mio, Se vi lascio e fo partenza. Io per essere Eccellenza Non mi sento volontà. Tanto onore è riservato A chi ha un merto singolare, A chi in circolo sa stare Con sussiego e gravità. Io meschina vo alla buona, Io cammino alla carlona, Son piccina di figura, Io non ho disinvoltura; Non ho lingua, non so niente, Farei torto veramente Alla vostra nobiltà. Se mi parla alla francese, Che volete ch'io risponda? Non so dire che monsieur. Se qualcun mi parla inglese, Ben convien che mi confonda. Non intendo che auduiudu. Se poi vien qualche tedesco, Vuol star fresco, vuol star fresco, Non intendo una parola. Sono infatti una figliuola Di buon fondo e niente più. Parte SCENA XII CONTE solo Io resto ancora attonito. Ha equivocato lei? Ho equivocato io? Che cosa è stato? Un granchio tutt'e due qui abbiam pigliato. Ma io son uom di mondo, e ben capisco Da quel suo dir sagace e simulato Ch'ella già tiene qualche innamorato. Ma voglio seguitarla. Ma il vo' saper da lei Per poter pensar meglio a' casi miei. Parte SCENA XIII Geronimo, Elisetta, Fidalma, poi Paolino. GERONIMO Tu mi dici che del Conte Malcontenta sei del tratto Quello è un uomo molto astratto, Lo conosco e ben lo so. ELISETTA Ma un'occhiata almeno graziosa Ottenuta pur non ho. FIDALMA Veramente colla sposa Trattar peggio non si può. GERONIMO Voi credete che i signori Faccian come i plebei; Voi credete che gli sposi Faccian come i cicisbei. No, signore, tante cose, Non le fanno, signor no. PAOLINO Mio signore, se vi piace Di vedere l'apparato Tutto quanto è preparato Con gran lustro e proprietà. GERONIMO Come? quando? cos'hai detto? PAOLINO parola per parola forte Tutto quanto ... è preparato ... Nella sala ... del banchetto ... Con gran lustro e proprietà. GERONIMO Vanne al diavolo, balordo, Forse credi ch'io sia sordo? Non patisco sordità. ELISETTA, FIDALMA, GERONIMO, PAOLINO Andiam subito a vedere La gran tavola e il dessere Che onor grande mi / vi farà. Partono SCENA IV Carolina ed il Conte. CAROLINA Lasciatemi, signore, Non state a infastidirmi. CONTE Se libero è quel core Vi prego sol di dirmi. CAROLINA Che non ho amante alcuno Vi posso assicurar. CONTE Voi dunque la mia brama Potete contentar. CAROLINA Lasciatemi, vi prego, Lasciatemi, deh! andar. CONTE Non lasciovi, mia bella, Sortir da questa stanza, Comparisce Elisetta che si tiene in disparte Se un raggio di speranza Non date a questo cor. CAROLINA Tornate, deh! in voi stesso. CONTE Io v'amo già all'eccesso. CAROLINA Pensate a mia sorella. CONTE Per lei non sento amor. S'io sposo voi per quella Non manco già al mio onor. SCENA XV Elisetta che si avanza e detti, poi Fidalma. ELISETTA No, indegno, traditore. No, anima malnata No, trista disgraziata, Mai questo non sarà. Per questo tradimento Che mi si viene a fare, Io voglio sussurrare La casa e la città. CONTE Strillate, non mi curo. CAROLINA Sentite ... ELISETTA No, fraschetta. CAROLINA Ma prima ... ELISETTA Vo' vendetta. CAROLINA, CONTE In mei / lei non c'è reità. FIDALMA Che cosa è questo strepito? ELISETTA Di fede il mancatore Con essa fa all'amore, Ed io l'ascoltai qua. FIDALMA Uh! uh! che mancamento! Non credo a quel che sento. SCENA XVI Geronimo che sopraggiunge, e detti, poi Paolino. FIDALMA Silenzio, silenzio, Che vien mio fratello; Non s'ha per prudenza Da fare un bordello; L'affar delicato E' troppo da sè. GERONIMO Sentire mi parve Un strepito, un chiasso! Che fate? gridate? Ovvero è per spasso? Che cosa è accaduto? Ognun qui sta muto? Di dirmi vi piaccia Che diavolo c'è. PAOLINO (La cara mia sposa Dal capo alle piante Mi sembra tremante Oh povero me!) CONTE, CAROLINA, FIDALMA, ELISETTA Che tristo silenzio! Così non va bene, Parlare conviene, Parlare si de'. PAOLINO - GERONIMO Che tristo silenzio! Sospetto mi viene; Vi son delle scene, Saperlo si de'. GERONIMO Orsù, saper conviene Che fu. Che cos'è stato? CAROLINA Il fatto sol proviene D'avere mal inteso. additando Elisetta Equivoco ha lei preso E il Conte il motivò. ELISETTA Ciò non è vero niente, Il fatto è differente Parlate con mia zia, Che anch'io poi parlerò. FIDALMA Sappiate, fratel mio, Che qua ci sta un imbroglio; Ma adesso dir nol voglio, Chè bene ancor nol so. GERONIMO Io non capisco affatto. CONTE tirandolo da una parte Sappiate, con sua pace, La sposa non mi piace; La sua minor sorella Mi sembra la più bella. Ma poi, ma poi con comodo Il tutto vi dirò. GERONIMO Eh, andate tutti al diavolo! Ba, ba, ce, ce, sì presto ... Un balbettare è questo, Che intender chi lo può? PAOLINO Ma che mistero è questo? Chi intendere lo può? CAROLINA – CONTE Le orecchie non stancate. ELISETTA – FIDALMA Affanno non vi date; Da me, da me saprete Qual sia la verità. GERONIMO La testa m'imbrogliate, La testa mi fendete Tacete, deh! tacete, Andate via di qua. PAOLINO Per imbrogliar la testa, Che confusione è questa! Capite, se potete, Qual sia la verità! ATTO PRIMO SCENA PRIMA Sala, che corrisponde a vari appartamenti. Paolino e Carolina PAOLINO Cara, non dubitar; Mostrati pur serena Presto avrà fin la pena Che va a turbarti il cor. CAROLINA Caro, mi fai sperar; Mi mostrerò più lieta Ma sposa tua segreta Nasconderò il dolor. PAOLINO Forse ne sei pentita? CAROLINA No, sposo mio, mia vita. PAOLINO Dunque perchè non mostr Il tuo primier contento? CAROLINA Perchè vieppiù pavento Quello che può arrivar. Se m'ami, deh! t'affretta L'arcano a palesar. PAOLINO Sì, sposa mia diletta. Ti voglio consolar. PAOLINO, CAROLINA Se amor si gode in pace, Non v'è maggior contento; Ma non v'è ugual tormento, Se ognor s'ha da tremar. CAROLINA Lusinga, no, non c'è. La nostra unione Lungo tempo segreta Non può durar e se si scopre avanti Di quel che ha da scoprirsi, Quale schiamazzo in casa, Qual bisbiglio di fuori, o sposo amato! Nè un trasporto d'amor sarà scusato. PAOLINO Dici il ver vedo tutto. CAROLINA Il padre mio E' un uom rigido, è ver, ma finalmente E' d'un ottimo cor. In sulle furie Monterà al primo istante Che saper gliel farai Ma dopo qualche dì, certa poi sono Che pien d'amor ci accorderà il perdono. PAOLINO Sì questa sicurezza La sola fu che a stringere c'indusse Il nodo clandestino. Ma senti oggi la sorte Occasione propizia a me presenta Di svelare il segreto Con meno di timore. CAROLINA Dimmi, su, presto. Ah! mi consoli il core! PAOLINO Mi è riuscito alla fine Di poter soddisfare All'ambizione del signor Geronimo, Che fanatico ognor s'è dimostrato D'imparentarsi con un titolato. CAROLINA E così? PAOLINO Sarà sposa Del Conte Robinson, mio protettore, Tua sorella maggiore Con cento mila scudi. Or io, d'entrambi Avendo gl'interessi maneggiati, Spero così d'avermeli obbligati. CAROLINA Bene, sì,bene assai. Il Conte impegnerai Perchè sveli a mio padre il nostro arcano. Ma quando egli verrà? PAOLINO Non è lontano. Lo spero in questo giorno, anzi a momenti. Ecco qua la sua lettera Che al signore Geronimo Io devo presentar. Ma parmi appunto Di sentir la sua voce. A casa è ritornato. CAROLINA E' vero, è vero. D'esser presto tranquilla io dunque spero. Io ti lascio, perché uniti Ch'ei ci trovi non sta bene ... Per partire, poi ritorna Ah, tu sai ch'io vivo in pene Se non son vicina a te! PAOLINO Vanne, sì, non è prudenza Di lasciarci trovar soli ... Per partire, poi ritorna Ah! tu sai che il cor m'involi Quando vai lontan da me. CAROLINA No, non viene ... PAOLINO Sì, sì; adesso. PAOLINO, CAROLINA Dammi, dammi un altro amplesso. Ah! pietade troveremo Se il ciel barbaro non è Carolina parte SCENA II Paolino, poi Geronimo PAOLINO Ecco che qui sen vien. Bisogna intanto Ch'io mi avvezzi a parlar in tuon sonoro Per farmi intender bene. Di sordità patisce assai sovente, Ma dice di sentir s'anche non sente. GERONIMO ad alcuni servi Non dovete sbagliar, gente ignorante. Che cosa è questo lei, signor Geronimo! In Italia, i mercanti Che han dei contanti han titol d'illustrissimo Illustrissimo io sono e va benissimo; Se poi ... (ad ogni costo Voglio avere un diploma Che della nobiltà mi metta al rango, Chè chi ha dell'oro ha da sortir dal fango.) Oh! Paolino caro. PAOLINO Ecco una lettera Del conte Robinson, che, per espresso Inclusa in una mia, venuta è adesso. GERONIMO Sì, son venuto adesso. E questa lettera Di chi è? Chi la manda? PAOLINO forte Il conte Robinsone. GERONIMO Il conte Robinson, sì, sì, ho capito. La leggo volentieri. Legge sottovoce Ah, ah, ... comincia bene ... Oh oh, ... séguita meglio ... Ih ... di gioia mi balza il cor in petto! PAOLINO Ah ah, oh oh, ih ih, così ha già letto? GERONIMO Venite, Paolino, Venite, ch'io v'abbracci. E' vostro merito La buona rïuscita; Io vi sono obbligato della vita. PAOLINO (Questo mi dà conforto.) GERONIMO Fra poco il conte genero Sarà qui a sottoscrivere il contratto Elisetta è contessa il tutto è fatto. Con Carolina or poi se mi riesce Di fare un matrimonio eguale a questo, Colla primaria nobiltà m'innesto. PAOLINO (Questo poi mi dà affanno.) GERONIMO Che avete voi? Siete di tristo umore? PAOLINO Io? Signor no. GERONIMO Che? PAOLINO Allegro anzi son io Per queste nozze. GERONIMO Bene. Andate dunque A stare in attenzione Per l'arrivo del Conte; ed ordinate Tutto quel che vi par che vada bene Per poterlo trattar come conviene. Paolino parte SCENA III Geronimo, indi Carolina, Elisetta, Fidalma e Servitori. GERONIMO Orsù, più non si tardi A dar sì lieta nuova alla famiglia. Elisetta! Fidalma! Carolina! Figlie, sorella, amici, servitori, Quanti in casa vi son, vengano fuori. CAROLINA Signor padre? ELISETTA Signor? ... FIDALMA Fratello amato? ... CAROLINA Che avvenne? ELISETTA Cosa c'è? CAROLINA Che cosa è stato? GERONIMO Udite, tutti udite, Le orecchie spalancate, Di giubilo saltate Un matrimonio nobile Per lei concluso è già. Signora Contessina Quest'oggi ella sarà. Via, bacia, mia carina, La mano al tuo papà. Che saltino i denari La festa si prepari Godete tutti quanti Di mia felicità. Sorella mia, che dite? Che dici tu, Elisetta? A Carolina Con quella bocca stretta Per cosa stai tu là? Via, via, che per te ancora Tuo padre ha già pensato Un altro titolato Sua sposa ti farà. E stai col ciglio basso? Non muovi ancor la bocca? Che sciocca! ohimè, che sciocca! Fai rabbia in verità. L'invidia fai conoscere, Che dentro il cor ti sta. Parte SCENA IV Elisetta, Carolina e Fidalma. ELISETTA Signora sorellina, Se io le rammenti un poco ella permetta, Ch'io sono la maggior, lei la cadetta Che perciò le disdice Quell'invidia che mostra; E che in questa occasion meglio faria Se mi pregasse della grazia mia. CAROLINA Ah, ah! della sua grazia, Quantunque singolare, In verità non ne saprei che fare. ELISETTA Sentite la insolente? Io son Contessa, e siete voi un niente. FIDALMA Eccoci qua noi siamo sempre a quella. Tra sorella e sorella, Chi per un po' di fumo, Chi per voler far troppo la vivace, Un solo giorno qui non si sta in pace. ELISETTA Qual fumo ho io? parlate. CAROLINA Qual io vivacità che condannate? ELISETTA Non ho fors'io ragione? FIDALMA Sì, deve rispettarvi. CAROLINA Ho dunque torto io? FIDALMA No, non deve incitarvi. ELISETTA Che? forse io la incito? CAROLINA Che? fors'io la strapazzo? FIDALMA No, niente no, non fate un tal schiamazzo. CAROLINA Io di lei non ho invidia; Non ho rincrescimento Del di lei ingrandimento Sol mi dispiace che in questa occasione Ha di sè stessa troppa presunzione. per partire ELISETTA Il voltarmi le spalle in questo modo E' un'altra impertinenza. CAROLINA Perdoni se ho mancato a Sua Eccellenza. Le faccio un inchino, Contessa garbata; Per essere Dama Si vede ch'è nata; Per altro, per altro Lei rider mi fa. ELISETTA Strillate, crepate. Son Dama e Contessa. Beffar se volete, Beffate voi stessa. Per altro, per altro Creanza non ha. FIDALMA ad Elisetta Quel fumo, mia cara, E' troppo eccedente. a Carolina Voi siete, carina, Un poco insolente. Vergogna! vergogna! Finitela già. CAROLINA Sua serva non sono. ELISETTA Son vostra maggiore. CAROLINA Entrambe siam figlie D'un sol genitore. ELISETTA Stizzosa .... CAROLINA FAmosa ... FIDALMA Finiam questa cosa, Tacetevi là. FIDALMO, CAROLINA, ELISETTA Non posso soffrire La sua inciviltà. FIDALMA Codesto garrir Tra voi ben non sta. Carolina parte SCENA V Fidalma ed Elisetta FIDALMA Chetatevi, e scusatela. Tra poco Voi già andate a marito, ella qui resta Così non vi sarà mai più molesta. Io mi consolo intanto Del vostro matrimonio, e voi tra poco ... Ma zitto, a voi il confido. Ah, non lo dite, Per carità .... ELISETTA Fidatevi, Che segreta son io. FIDALMA Ve ne consolerete ancor del mio. ELISETTA Del vostro? FIDALMA Padrona di me stessa, Ricca pel testamento Del mio primo marito, E in età giovanil, non crederei Che mi diceste stolta Se voglio maritarmi un'altra volta. ELISETTA No, cara la mia zia, Anzi fate benissimo e vi lodo. Ma un dispiacer ben grande Ne sentirà mio padre Che vi dobbiate allontanar da lui, Ei che v'apprezza al par degli occhi sui. FIDALMA Eh, quanto a questo poi, potrebbe darsi Che non m'allontanassi. ELISETTA Posso saper chi sia? FIDALMA No, è troppo presto. Ancor con chi vogl'io Non mi sono spiegata. ELISETTA Ditemi questo almeno è giovanotto? FIDALMA Giovane affatto, affatto. ELISETTA E' bello? FIDALMA Di Cupido egli è un ritratto. ELISETTA E' nobile? FIDALMA Non voglio Spiegarmi d'avvantaggio. ELISETTA E' ricco? ... rispondete. FIDALMA Troppo curiosa, o cara mia, voi siete. (Se mi stuzzica ancora un pocolino, Vado or or a scoprir ch'è Paolino.) E' vero che in casa Io son la padrona, Che m'ama il fratello, Che ognuno m'onora, E' vero ch'io godo La mia libertà. Ma con un marito, Via, meglio si sta. Sto fuori di casa? Nessun mi dà pena; All'ora che voglio Vo a pranzo, vo a cena. A letto men vado Se n'ho volontà. Ma con un marito, Via, meglio si sta. Un qualche fastidio E' ver che si prova; Non sempre la donna Contenta si trova. Bisogna soffrire Qualcosa, si sa. Ma con un marito, Via, meglio si sta. Mia cara ragazza Che andate a provarlo, Fra poco saprete Se il vero vi parlo. E poi mi direte, Son certa di già, Che con un marito, Via, meglio si sta. Partono SCENA VI Geronimo e Carolina GERONIMO Prima che arrivi il Conte, Io voglio rallegrarti; Vuol da tutte le parti Oggi felicitarmi la mia sorte. Senti .... Ma ridi prima, e ridi forte. CAROLINA Non farei, s'io ridessi, Che una cosa sforzata, e senza gusto. GERONIMO Sicuro, ci avrai gusto. Sposa d'un cavalier tu pur sarai; Ora mi venne la proposizione, E in oggi s'ha da far la conclusione. Ridi, ridi, ragazza. CAROLINA (Oh me meschina! Qui nasce una rovina Se Paolin non fa presto.) GERONIMO E perchè mò non ridi, e te ne stai Con quella faccia mesta? CAROLINA Ho dolore di testa. GERONIMO S'egli è un signor di testa? E' un cavaliere; E non vuoi che sia un uom ch'abbia talento? CAROLINA (Ah, mi manca il consiglio in tal momento!) SCENA VII Paolino e detti; poi il Conte, Elisetta, indi Fidalma. PAOLINO forte Signore, ecco qua il Conte. GERONIMO Il Conte? Oh! presto, presto ... Rimettiamo il discorso ... Scendiamo ad incontrarlo fin abbasso. PAOLINO Ecco che ha più di noi veloce il passo. CONTE Senza tante cerimonie, Alla buona, vengo avanti. Riverisco tutti quanti. Non s'incomodin, non voglio, Complimenti far non soglio Sol do al suocero un abbraccio; a Fidalma Servitore a lei mi faccio Dal dover non m'allontano; ad Elisetta Bacio a lei la bella mano ... a Carolina Vengo a lei, sì, vengo a lei, Che ha quegli occhi così bei ... Paolino, amico mio, Qui sol regna grazia e brio. Bravo padre! brave figlie! Siete incanti, meraviglie, Siete gioie .... Ma scusate; Ch'io respiri almen lasciate, O il polmon mi creperà. ELISETTA, CAROLINA, FIDALMA Prenda pure, prenda fiato, Seguitare poi potrà. PAOLINO (Che fa troppo il caricato Non s'accorge, non lo sa.) GERONIMO (L'ho sentito l'ho ascoltato, Ma capito non l'ho già.) PAOLINO, GERONIMO, ELISETTA, CAROLINA, FIDALMA (Che un tamburo abbia suonato Mi è sembrato in verità.) CONTE Senza essere affettato, Mi distinguo in civiltà. Orsù, senza far punto cerimonie, Ch'io le abborrisco già, suocero caro, Benchè la prima volta Questa sia che permesso Mi è di veder l'amabile mia sposa, Pur dicendomi il core Quale fra le tre Dive La mia Venere sia, Con vostra permissione allegro e franco Io me le vado a situare a fianco. GERONIMO Certo sarete stanco, io ve lo credo, Conte, genero amato. Ehi, da sedere! CONTE No, no, non dico questo No, vo' seder. Son fresco, e son robusto, E il correr per le poste a me non nuoce. PAOLINO Convien che alziate un poco più la voce. CONTE Con vostra permissione, Vado appresso alla sposa Per farle un conveniente complimento. GERONIMO Oh, servitevi pure, Chè questo, Conte mio, ci va de jure. Ed io, che so che in tali incontri il padre Importuno diventa, Me ne andrò con Paolino A far qualche altra cosa La sorella e la zia stian con la sposa. Parte con Paolino SCENA VIII Il Conte, Carolina, Fidalma ed Elisetta CONTE accostandosi a Carolina Permettetemi dunque, Cara la mia sposina ... CAROLINA Oh, no, signore Sbagliate; io non sono quella. Quella che ha tanto onore è mia sorella. CONTE Sbaglio? ELISETTA Sicuramente. CAROLINA Di là, di là convien che vi voltiate. FIDALMA Di qua, di qua. CONTE Signora mia, scusate. A Fidalma Voi dunque ... FIDALMA No, signor, sbagliate ancora. CONTE Sbaglio ancora? ELISETTA Sicuro. Ma che faccia da scherzo io mi figuro. Quella son io che il Ciel vi diede in sorte; Quella son io, che merita l'onore Di stringervi la man, di darvi il core. CONTE (Diamine!) Voi la sposa? ELISETTA Che vuol dir tal sorpresa? CONTE Eh! niente, niente. Perdonatemi io credo Che vogliate qui far, mie signorine, Un poco di commedia. Or via, vi prego Di non voler tirar più a lungo il gioco. A Carolina Mi inganno, o non m'inganno? Siete voi la mia sposa, o non la siete? CAROLINA No, signor, ve l'ho detto, è mia sorella. FIDALMA E' questa, è questa. ELISETTA Io, sì signor, son quella, E vi par forse ch'io ... CONTE No ... ma ... scusatemi ... Voi dunque certamente? ELISETTA Certo. FIDALMA Sicuro. CAROLINA Indubitatamente. CONTE Il core m'ha ingannato, E rimango dolente e sconsolato. Da sè Sento in petto un freddo gelo Che cercando mi va il cor; Sol quell'altra, giusto cielo! Può ispirarmi un dolce ardor. ELISETTA da sè Tal sorpresa intendo appie Cosa vuol significar; Sento in petto un rio veleno Che mi viene a lacerar. CAROLINA da sè Freddo, freddo egli è restato, Lei confusa se ne sta. Così un poco castigato Il suo orgoglio resterà. FIDALMA da sè In silenzio ognun qui resta, E so ben quel che vuol dir. Una torbida tempesta Già mi sembra di scoprir. CONTE, ELISETTA, CAROLINA, FIDALMA Un orgasmo ho dentro il seno, Palpitando il cor mi va. Più non veggo il ciel sereno, Più non so quel che sarà. Partono SCENA IX Gabinetto; Paolino, poi Carolina. PAOLINO Più a lungo la scoperta Non deggio differir. Il Conte alfine E' un uom di mondo, un uom d'esperïenza, Mi vuol del bene, e mi darà assistenza. CAROLINA Ah, Paolino mio ... PAOLINO Sposa mia cara ... CAROLINA Di poterti aver solo Io non vedevo l'ora. Sappi che ogni dimora E' omai precipitosa; Mio padre a un Cavalier va a farmi sposa. PAOLINO Ci mancava anche questa Per più inasprirlo al caso! Ma non perdo il coraggio. Al conte subito Vado a raccomandarmi. CAROLINA Ma se sdegnasse il Conte D'entrar in questo impegno? PAOLINO Di lui punto non dubito; Ma al caso disperato, o cara mia, A pie' mi metterei della tua zia Sa essa cos'è amore, E del fratello suo possiede il core. CAROLINA E te ne fideresti? PAOLINO Sì con bontà mi tratta, e con dolcezza, Anzi, quasi direi che m'accarezza. CAROLINA In qualunque maniera Non devi differir. Vedi là il Conte, Cogli questo momento. Datti coraggio; io mi ritiro intanto Tutta, tutta agitata. Ti assista amor che la cagion n'è stata. PAOLINO Cara, son tutto vostro. Amor pietoso, Quanto grato ti sono. Anima mia, Della gioia l'eccesso Quasi quasi mi trae fuor di me stesso, Brillar mi sento il core, Mi sento giubilar; Ah! più felice amore Di questo non si dà. Datemi, o cara, un pegno D'amore e fedeltà; Io sono un impaziente Che tollerar non sa. Carolina parte SCENA X Paolino, poi il Conte. PAOLINO Sì, coraggio mi faccio Giacchè solo qui viene. CONTE Amico mio, Io vo di te cercando, Smanioso, ansioso, ch'è di già mezz'ora. Ho di te gran bisogno. PAOLINO Ed io di voi. |CONTE Sì quello che tu vuoi. – Per te son io, Ma prima dir mi lascia il fatto mio. PAOLINO Sì, signore, parlate. CONTE All'amor, Paolino, Che sempre t'ho portato, Sempre tu fosti grato. Però non serve qui di far preamboli; Ma veniamo alla breve, Chè, senza far un giro di parole, Ciascheduno può dir quello che vuole. PAOLINO Benissimo. Veniamo dunque al fatto. CONTE Tu sai che ho già disposto Di richiamarti a casa Fra pochi mesi, e darti del contante Perchè tu pur divenga un buon mercante. Sì, già lo sai, non serve un tal racconto; Ma, alla breve, alla breve, Quello che si vuol dir, dire si deve. PAOLINO Ebbene, signor mio, Lo sbrigarvi sta a voi. CONTE Sentimi dunque. Sia com'esser si voglia, O per l'una o per l'altra Delle ragioni che non si comprendono, O sia come si sia, Perchè fare gran chiacchiere non soglio; La sposa non mi piace, e non la voglio. PAOLINO Che cosa dite adesso? ONTE Dico assolutamente Che non la voglio. PAOLINO E come mai potreste Oggi disimpegnarvene? CONTE Facilissimamente. Invece di sposare la maggiore Sposerò la cadetta Dei cento mila invece per la dote, Sol di cinquanta mila io mi contento. Ecco tutto aggiustato in un momento. Quella, quella mi piace, Quella m'ha innamorato. Ora, da bravo Vanne, fa presto, al padre ciò proponi. Sciogli, conchiudi, e poi di me disponi. PAOLINO (Me infelice!) CONTE Cos'hai? PAOLINO Niente, signore. CONTE Va dunque, va, fa presto. PAOLINO (Misero me, che contrattempo è questo!) Signor, deh concedete ... Sdegnarvi io non vorrei ... Pensate, riflettete ... Il dispiacer di lei .... La civiltà, l'onore ... Di tutti lo stupore ... Ah, che mi vo' a confondere! Ah, più non so che dir! CONTE Tu cosa vai dicendo, Tu cosa vai seccando? Non star più discorrendo, A te mi raccomando. L'amabile cadetta Mi stimola, m'affretta; Non posso più resistere, Mi sento incenerir. PAOLINO Quel fuoco che v'accende, Un altro forse offende .... Ah, sento proprio il core Che in sen mi va a languir! CONTE Il fuoco che m'accende Da me più non dipende Non sposo la maggiore Se credo di morir. Partono SCENA XI Carolina, poi il Conte. CAROLINA Paolino ritarda Con la risposta; ed io l'aspetto ansiosa; E allor che qualche cosa Con ansietà si aspetta, Ogni minuto vi diventa un'ora. Ma cosa fa che non ritorna ancora? Quel pur che vedo è il Conte. Un segno è questo Che il discorso è finito. Ed ei qui viene senza mio marito! CONTE (Non trascuro il momento.) Oh, Carolina! La sorte mi è propizia, Perchè lontani dall'altrui presenza Io vi posso parlar con confidenza. CAROLINA Oh! questo è quell'appunto Che bramavo ancor io. CONTE Lo bramavate, sì? (Ciò mi consola.) Veramente Paolino Ve lo dovea dir lui; Ma pronta l'occasion trovando adesso, Quello ch'ei vi diria vel dico io stesso. CAROLINA Dite, dite, parlate, e voglia il cielo Che le vostre parole Dieno al mio core di speranza un raggio. CONTE (Questa già m'ama anch'essa. Orsù, coraggio.) Ah, mia cara ragazza, Amor ha un gran poter! Voi che ne dite? CAROLINA Quello che dite voi. CONTE E quelle debolezze Che vengono d'amor, se ancor son strane, S'hanno da compatir fra genti umane. CAROLINA Io sono certamente Del vostro sentimento. Or seguitate, Ditemi tutto il resto. Se conoscete amor, mi basta questo. CONTE Quand'è così, stringiamo l'argomento. CAROLINA Veniamo pure al punto. CONTE Io son venuto Per sposar Elisetta, ma che serve Ch'io venuto ci sia, Quando non ho per lei che antipatia? E quando a prima vista M'avete fatto voi vostra conquista? CAROLINA Io! cosa avete detto? CONTE Voi! cosa avete inteso? CAROLINA E' questo solo quel che avete a dirmi? CONTE Questo, sì, questo. E voi Che ben sapete compatir l'amore, Scusando il mio trasporto, Darete all'amor mio qualche conforto. CAROLINA E nel momento istesso Di dover adempire a un sacro impegno Manchereste di fede? Io scuso bene, Chiunque si lascia trasportar d'amore; Ma non uno che manca al proprio onore. CONTE Oh, oh, voi date in serio. Ed io tutt'altro Mi aspettava da voi. CAROLINA Tutt'altro anch'io mi credea di sentire. CONTE Di sentir cosa? CAROLINA Io non ve l'ho da dire. CONTE All'onor si rimedia Sposando voi per lei. CAROLINA Questa cosa accordar io non potrei. Perdonate, signor mio, Se vi lascio e fo partenza. Io per essere Eccellenza Non mi sento volontà. Tanto onore è riservato A chi ha un merto singolare, A chi in circolo sa stare Con sussiego e gravità. Io meschina vo alla buona, Io cammino alla carlona, Son piccina di figura, Io non ho disinvoltura; Non ho lingua, non so niente, Farei torto veramente Alla vostra nobiltà. Se mi parla alla francese, Che volete ch'io risponda? Non so dire che monsieur. Se qualcun mi parla inglese, Ben convien che mi confonda. Non intendo che auduiudu. Se poi vien qualche tedesco, Vuol star fresco, vuol star fresco, Non intendo una parola. Sono infatti una figliuola Di buon fondo e niente più. Parte SCENA XII CONTE solo Io resto ancora attonito. Ha equivocato lei? Ho equivocato io? Che cosa è stato? Un granchio tutt'e due qui abbiam pigliato. Ma io son uom di mondo, e ben capisco Da quel suo dir sagace e simulato Ch'ella già tiene qualche innamorato. Ma voglio seguitarla. Ma il vo' saper da lei Per poter pensar meglio a' casi miei. Parte SCENA XIII Geronimo, Elisetta, Fidalma, poi Paolino. GERONIMO Tu mi dici che del Conte Malcontenta sei del tratto Quello è un uomo molto astratto, Lo conosco e ben lo so. ELISETTA Ma un'occhiata almeno graziosa Ottenuta pur non ho. FIDALMA Veramente colla sposa Trattar peggio non si può. GERONIMO Voi credete che i signori Faccian come i plebei; Voi credete che gli sposi Faccian come i cicisbei. No, signore, tante cose, Non le fanno, signor no. PAOLINO Mio signore, se vi piace Di vedere l'apparato Tutto quanto è preparato Con gran lustro e proprietà. GERONIMO Come? quando? cos'hai detto? PAOLINO parola per parola forte Tutto quanto ... è preparato ... Nella sala ... del banchetto ... Con gran lustro e proprietà. GERONIMO Vanne al diavolo, balordo, Forse credi ch'io sia sordo? Non patisco sordità. ELISETTA, FIDALMA, GERONIMO, PAOLINO Andiam subito a vedere La gran tavola e il dessere Che onor grande mi / vi farà. Partono SCENA IV Carolina ed il Conte. CAROLINA Lasciatemi, signore, Non state a infastidirmi. CONTE Se libero è quel core Vi prego sol di dirmi. CAROLINA Che non ho amante alcuno Vi posso assicurar. CONTE Voi dunque la mia brama Potete contentar. CAROLINA Lasciatemi, vi prego, Lasciatemi, deh! andar. CONTE Non lasciovi, mia bella, Sortir da questa stanza, Comparisce Elisetta che si tiene in disparte Se un raggio di speranza Non date a questo cor. CAROLINA Tornate, deh! in voi stesso. CONTE Io v'amo già all'eccesso. CAROLINA Pensate a mia sorella. CONTE Per lei non sento amor. S'io sposo voi per quella Non manco già al mio onor. SCENA XV Elisetta che si avanza e detti, poi Fidalma. ELISETTA No, indegno, traditore. No, anima malnata No, trista disgraziata, Mai questo non sarà. Per questo tradimento Che mi si viene a fare, Io voglio sussurrare La casa e la città. CONTE Strillate, non mi curo. CAROLINA Sentite ... ELISETTA No, fraschetta. CAROLINA Ma prima ... ELISETTA Vo' vendetta. CAROLINA, CONTE In mei / lei non c'è reità. FIDALMA Che cosa è questo strepito? ELISETTA Di fede il mancatore Con essa fa all'amore, Ed io l'ascoltai qua. FIDALMA Uh! uh! che mancamento! Non credo a quel che sento. SCENA XVI Geronimo che sopraggiunge, e detti, poi Paolino. FIDALMA Silenzio, silenzio, Che vien mio fratello; Non s'ha per prudenza Da fare un bordello; L'affar delicato E' troppo da sè. GERONIMO Sentire mi parve Un strepito, un chiasso! Che fate? gridate? Ovvero è per spasso? Che cosa è accaduto? Ognun qui sta muto? Di dirmi vi piaccia Che diavolo c'è. PAOLINO (La cara mia sposa Dal capo alle piante Mi sembra tremante Oh povero me!) CONTE, CAROLINA, FIDALMA, ELISETTA Che tristo silenzio! Così non va bene, Parlare conviene, Parlare si de'. PAOLINO - GERONIMO Che tristo silenzio! Sospetto mi viene; Vi son delle scene, Saperlo si de'. GERONIMO Orsù, saper conviene Che fu. Che cos'è stato? CAROLINA Il fatto sol proviene D'avere mal inteso. additando Elisetta Equivoco ha lei preso E il Conte il motivò. ELISETTA Ciò non è vero niente, Il fatto è differente Parlate con mia zia, Che anch'io poi parlerò. FIDALMA Sappiate, fratel mio, Che qua ci sta un imbroglio; Ma adesso dir nol voglio, Chè bene ancor nol so. GERONIMO Io non capisco affatto. CONTE tirandolo da una parte Sappiate, con sua pace, La sposa non mi piace; La sua minor sorella Mi sembra la più bella. Ma poi, ma poi con comodo Il tutto vi dirò. GERONIMO Eh, andate tutti al diavolo! Ba, ba, ce, ce, sì presto ... Un balbettare è questo, Che intender chi lo può? PAOLINO Ma che mistero è questo? Chi intendere lo può? CAROLINA – CONTE Le orecchie non stancate. ELISETTA – FIDALMA Affanno non vi date; Da me, da me saprete Qual sia la verità. GERONIMO La testa m'imbrogliate, La testa mi fendete Tacete, deh! tacete, Andate via di qua. PAOLINO Per imbrogliar la testa, Che confusione è questa! Capite, se potete, Qual sia la verità! Cimarosa,Domenico/Il matrimonio segreto/II-1
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参加者デッキ Mexit ◆g6LBnaZ55o TarmoBoros 4 [FUT] Horizon Canopy 2 [4E] Mountain (1) 1 [RAV] Temple Garden 4 [TSP] Flagstones of Trokair 4 [CH] City of Brass 1 [4E] Plains (1) 4 [RAV] Sacred Foundry 4 [TSP] Knight of the Holy Nimbus 4 [TSB] Soltari Priest 4 [TSP] Magus of the Scroll 4 [4E] Savannah Lions 4 [FUT] Tarmogoyf 4 [DIS] Seal of Fire 4 [4E] Swords to Plowshares 4 [TSP] Rift Bolt 4 [RAV] Lightning Helix 4 [4E] Lightning Bolt SB 4 [4E] Winter Orb SB 3 [GP] Tin Street Hooligan SB 4 [TSB] Honorable Passage SB 4 [TSP] Ancient Grudge 今までのとの変更点は悪党1枚減って、道行き1枚増やしただけです 最近エンチャントに苦しめられることが多くなってきたんで、エンチャント対策もしたほうがいいかも知れない Yatu ◆kKWXNftXyY Dirty Kitty 4 [ON] Bloodstained Mire 4 [ON] Wooded Foothills 4 [FUT] Grove of the Burnwillows 1 [UNH] Forest 7 [UNH] Mountain 4 [ON] Skirk Prospector 4 [TSP] Mogg War Marshal 4 [ON] Goblin Piledriver 4 [SC] Goblin Warchief 4 [ON] Goblin Sharpshooter 1 [ON] Goblin Pyromancer 4 [PLC] Simian Spirit Guide 1 [ON] Goblin Sledder 4 [8E] Fecundity 4 [TSP] Empty the Warrens 4 [ON] Brightstone Ritual 1 [TSP] Grapeshot 1 [TSB] Disintegrate SB 4 [LE] Gempalm Incinerator SB 3 [8E] Blood Moon SB 3 [8E] Naturalize SB 3 [TSP] Ancient Grudge SB 2 [TSB] Tormod s Crypt 女看守とマナブーストのないゴブリンストーム 完全運ゲーです
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Hornet's Nest (Paragon Softcover Large Print Books) Patricia Daniels Cornwell Post-Mortem Patricia Daniels Cornwell Isle of Dogs (Windsor Selection) Patricia Daniels Cornwell Blow Fly (Windsor Selection) Patricia Daniels Cornwell Isle of Dogs (Paragon Softcover Large Print Books) Patricia Daniels Cornwell Patricia Cornwell - Three Complete Novels Postmortem, Body of Evidence, All That Remains Patricia Daniels Cornwell The Body Farm (G K Hall Large Print Book (Cloth)) Patricia Daniels Cornwell The Body Farm (G K Hall Large Print Book Series (Paper)) Patricia Daniels Cornwell A Time for Remembering The Story of Ruth Bell Graham Patricia Daniels Cornwell From Potter's Field (Thorndike Press Large Print Paperback Series) Patricia Daniels Cornwell Cause of Death (G K Hall Large Print Book Series (Cloth)) Patricia Daniels Cornwell Hornet's Nest (Thorndike Press Large Print Paperback Series) Patricia Daniels Cornwell Unnatural Exposure (G K Hall Large Print Book Series (Cloth)) Patricia Daniels Cornwell Unnatural Exposure (G K Hall Large Print Book Series (Paper)) Patricia Daniels Cornwell Ruth, a Portrait The Story of Ruth Bell Graham (G K Hall Large Print Inspirational Series) Patricia Daniels Cornwell Black Notice Patricia Daniels Cornwell Point of Origin (Thorndike Large Print Basic Series) Patricia Daniels Cornwell LA Jota De Corazones Patricia Daniels CornwellJordi Mustieles Isle of Dogs (Thorndike Press Large Print Basic Series) Patricia Daniels Cornwell Blow Fly (Thorndike Press Large Print Basic Series) Patricia Daniels Cornwell Trace (Thorndike Press Large Print Basic Series) Patricia Daniels Cornwell Predator (Thorndike Press Large Print Basic Series) Patricia Daniels Cornwell At Risk (Thorndike Press Large Print Basic Series) Patricia Daniels Cornwell Book of the Dead (Thorndike Press Large Print Basic Series) Patricia Daniels Cornwell Cruel and Unusual (G K Hall Large Print Book Series (Cloth)) Patricia Daniels Cornwell Postmortem Patricia Daniels Cornwell Body of Evidence Patricia Daniels Cornwell Point of Origin Patricia Daniels Cornwell Postmortem Patricia Daniels CornwellLindsay Crouse? Body of Evidence Patricia Daniels CornwellLindsay Crouse? Predator (Kay Scarpetta Mysteries (Audio)) Patricia Daniels CornwellMary Stuart Masterson? Book of the Dead Patricia Daniels Cornwell The Patricia Cornwell Audio Treasury All That Remains And Cruel And Unusual (Kay Scarpetta Mysteries (Audio)) Patricia Daniels CornwellKate Burton? Trace (Kay Scarpetta Mysteries (Audio)) Patricia Daniels Cornwell Trace (Kay Scarpetta Mysteries (Audio)) Patricia Daniels Cornwell Trace A Scarpetta Novel (Kay Scarpetta Mysteries (Audio)) Patricia Daniels CornwellKate Reading? Blow Fly (Kay Scarpetta Mysteries (Audio)) Patricia Daniels CornwellCarolyn McCormick? Blow Fly (Kay Scarpetta Mysteries (Audio)) Patricia Daniels CornwellCarolyn McCormick? Body of Evidence Patricia Daniels Cornwell Book of the Dead Patricia Daniels Cornwell Untitled Patricia Daniels Cornwell Point of Origin Patricia Daniels CornwellKate Reading? 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Last Precinct Patricia Daniels Cornwell Blow Fly (Cornwell, Patricia Daniels) Patricia Daniels Cornwell Blow Fly Patricia Daniels CornwellCarolyn McCormick? Blow Fly Patricia Daniels Cornwell Trace (Kay Scarpetta Mysteries (Hardcover)) Patricia Daniels Cornwell Coroner's Journal Stalking Death in Louisiana Patricia Daniels CornwellLouis, M.D. Cataldie? Predator (Kay Scarpetta Mysteries (Hardcover)) Patricia Daniels Cornwell Untitled Patricia Daniels Cornwell Life's Little Fable (Picture Books) Patricia Daniels CornwellBarbara Leonard Gibson? Isle of Dogs Patricia Daniels CornwellBecky Ann Baker? From Potter's Field Patricia Daniels Cornwell The Body Farm Patricia Daniels Cornwell Hornet's Nest Patricia Daniels Cornwell Portrait of a Killer Jack the Ripper Case Closed Patricia Daniels CornwellKate Reading? Black Notice International Edition Patricia Daniels Cornwell Postmortem Patricia Daniels CornwellLindsay Crouse? Postmortem Patricia Daniels CornwellC. J. Critt? Point of Origin International Edition Patricia Daniels Cornwell Southern Cross Patricia Daniels Cornwell Southern Cross Patricia Daniels Cornwell The Patricia Cornwell Patricia Daniels CornwellKate Burton?Lindsay Crouse? Body of Evidence Patricia Daniels CornwellC. J. Critt? Isle of Dogs Patricia Daniels Cornwell Coroner's Journal Forensics And the Art of Stalking Death Patricia Daniels CornwellLouis, M.D. Cataldie? Isle of Dogs Patricia Daniels Cornwell Cruel and Unusual Patricia Daniels CornwellC. J. Critt? All That Remains Patricia Daniels CornwellC. J. Critt? The Body Farm Patricia Daniels CornwellKate Reading? All That Remains Patricia Daniels CornwellDonada Peters? Portrait of a Killer Jack the Ripper - Case Closed Patricia Daniels Cornwell Isle of Dogs Patricia Daniels CornwellMichele Hall? Cause of Death Patricia Daniels Cornwell Black Notice Patricia Daniels Cornwell Isle of Dogs Patricia Daniels CornwellMichele Hall? Trace (Kay Scarpetta Mysteries (Audio)) Patricia Daniels Cornwell Cause of Death (Windsor Selections S) Patricia Daniels Cornwell From Potter's Field Patricia Daniels CornwellBlair Brown? Body of Evidence Patricia Daniels CornwellLorelei King? Portrait of a Killer Jack the Ripper--Case Closed (Windsor Selection) Patricia Daniels Cornwell Portrait of a Killer Jack the Ripper, Case Closed (Wheeler Large Print Book Series) Patricia Daniels Cornwell Portrait of a Killer Jack the Ripper--Case Closed Patricia Daniels Cornwell Point of Origin (Paragon Softcover Large Print Books) Patricia Daniels Cornwell Unnatural Exposure (Windsor Selections) Patricia Daniels Cornwell Anatomia De UN Crimen Patricia Daniels Cornwell A Time for Remembering Patricia Daniels Cornwell Body of Evidence (G.K. Hall Large Print Mystery Collection) Patricia Daniels Cornwell Postmortem (G.K. Hall Large Print) Patricia Daniels Cornwell All That Remains A Novel (Gk Hall Large Print Book Series) Patricia Daniels Cornwell Hornet's Nest Patricia Daniels CornwellChris Sarandon? Postmortem Patricia Daniels Cornwell Unnatural Exposure (Paragon Softcover Large Print Books) Patricia Daniels Cornwell Blow Fly Patricia Daniels Cornwell Isle of Dogs (Thorndike Paperback Bestsellers) Patricia Daniels Cornwell Predator Patricia Daniels Cornwell Point of Origin (Windsor Selections) Patricia Daniels Cornwell Hornet's Nest (Windsor Selections) Patricia Daniels Cornwell The Last Precinct Patricia Daniels CornwellRoberta Maxwell? Hornet's Nest (G K Hall Large Print Book Series) Patricia Daniels Cornwell An Uncommon Friend The Authorized Biography of Ruth Bell Graham Patricia Daniels Cornwell Portrait of a Killer Patricia Daniels Cornwell Isle of Dogs Patricia Daniels CornwellMichele Hall? Portrait of a Killer Jack the Ripper - Case Closed Patricia Daniels Cornwell Una Muerte Sin Nombre Patricia Daniels Cornwell Blow Fly Patricia Daniels Cornwell The Last Precinct Patricia Daniels Cornwell Black Notice Patricia Daniels Cornwell Predator Patricia Daniels Cornwell Isle of Dogs Patricia Daniels Cornwell Blow Fly Patricia Daniels Cornwell Blow Fly Patricia Daniels CornwellCarolyn McCormick? The Last Precinct Patricia Daniels Cornwell Patricia Cornwell Kay Scarpetta Patricia Daniels Cornwell Ugly Ways Patricia Daniels CornwellTina McElroy Ansa? Black Notice Patricia Daniels Cornwell Portrait of a Killer Patricia Daniels Cornwell Isle of Dogs Patricia Daniels Cornwell Trace Patricia Daniels Cornwell Predator 24-Copy Floor Display Patricia Daniels Cornwell Causa De Muerte Patricia Daniels Cornwell Unnatural Exposure Patricia Daniels Cornwell Trace Patricia Daniels Cornwell
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ATTO SECONDO SCENA I Orrida caverna al di là del fiume Cocito, offuscata poi in lontananza da un tenebroso fumo, illuminato dalle fiamme che ingombrano tutta quella orrida abitazione. Appena cangiata la scena, al suono di orribile sinfonia comincia il ballo delle Furie e degli Spettri, che viene interrotto dalle armonie della lira d Orfeo e questo comparendo poi sulla scena, tutta quella turba infernale intuona il seguente Ballo Maestoso Coro CORO Chi mai dell Erebo Fra le caligini, Sull orme d Ercole E di Piritoo Conduce il pié? Ballo Presto Coro CORO D orror l ingombrino Le fiere Eumenidi, E lo spaventino Gli urli di Cerbero, Se un Dio non è. Ballo Maestoso gli Spettri ripigliano le danze, girando intorno ad Orfeo per spaventarlo ORFEO Deh! placatevi con me. Furie, Larve, Ombre sdegnose... CORO No... ORFEO Vi renda almen pietose Il mio barbaro dolor. Coro CORO raddolcito e con espressione di qualche compatimento Misero giovane! Che vuoi, che mediti? Altro non abita Che lutto e gemito In queste orribili Soglie funeste. Aria ORFEO Mille pene, ombre sdegnose, Come voi sopporto anch io; Ho con me l inferno mio, Me lo sento in mezzo al cor. Coro CORO con maggior dolcezza Ah qual incognito Affetto flebile, Dolce a sospendere Vien l implacabile Nostro furor! Aria ORFEO Men tiranne, ah! voi sareste Al mio pianto, al mio lamento, Se provaste un sol momento Cosa sia languir d amor. Coro CORO sempre più raddolcito Ah quale incognito Affetto flebile, Dolce a sospendere Vien l implacabile Nostro furor!... Le porte stridano Su neri cardini E il passo lascino Sicuro e libero Al vincitor. Le Furie e gli Spettri cominciano a ritirarsi, e dileguandosi per entro le scene, ripetono l ultima strofa del coro; il quale, continuando sempre, frattanto che si allontanano, finisce in un confuso mormorio. SCENA II Recesso delizioso per i boschetti che verdeggiano, i fiori, che rivestono i prati, i ritiri ombrosi che vi si scoprono, i fiumi ed i ruscelli che lo bagnano. Euridice, seguita da Ombre celesti di Eroi e di Eroine EURIDICE Questo asilo di placide calme Ai Mani eletti il ciel sacrò. Torpida cura il sereno dell alme Turbar non può. Mite raggio d estatica ebbrezza Ogni palpito molce e accarezza; Respira il sen soave voluttà, E la bieca tristezza L atro vol va spiegando di qua. CORO Questo asilo di placide alme Ai Mani eletti il ciel sacrò. Torpida cura il sereno de l alme Turbar non può. Euridice dileguatasi tra i boschetti SCENA III Orfeo, indi Coro d Eroi e d Eroine; poi Euridice. Ballo Andante Arioso ORFEO Che puro ciel! che chiaro sol! che nuova Serena luce è questa mai! che dolce, Lusinghiera armonia formano insieme Il cantar degli augelli, Il correr de ruscelli, Dell aure il sussurrar questo è il soggiorno De fortunati Eroi. Qui tutto spira Un tranquillo contento Ma non per me. Se l idol mio non trovo, Sperar nol posso i suoi soavi accenti, Gli amorosi suoi sguardi, il suo bel riso, Sono il mio solo, il mio diletto Eliso. Ma in qual parte sarà? si guarda intorno Chiedesi a questo Che mi viene a incontrar, stuolo felice. Euridice dov è inoltrandosi verso il Coro CORO Giunge Euridice. Coro CORO Vieni a regni del riposo, Grande eroe, tenero sposo Raro esempio in ogni età. Euridice Amor ti rende; Già risorge, già riprende La primiera sua beltà. Ballo degli Eroi Andante Recitativo ORFEO Oh voi, ombre felici, Colei che tanto piango Per voi sia resa a me. Se mai poteste Sentir qual foco mi consumi e quale Amoroso desio m infiammi il core, Tornata a baci miei costei saria! Deh! vano il santo appello, Ombre, non sia! CORO Torni tua! pietoso è il ciel! Coro CORO a Euridice Torna, o bella, al tuo consorte. Che non vuol che più diviso Sia da te, pietoso il ciel. Non lagnarti di tua sorte, Ché può dirsi un altro Eliso Uno sposo sì fedel. Da un coro di Eroine vien condotta Euridice vicino ad Orfeo, il quale, senza guardarla e con un atto di somma premura, la prende per mano e la conduce subito via. Seguita poi il ballo degli Eroi ed Eroine, e si ripiglia il canto del Coro supposto continuarsi sino a tanto che Orfeo ed Euridice siano affatto fuori dagli Elisi. ATTO SECONDO SCENA I Orrida caverna al di là del fiume Cocito, offuscata poi in lontananza da un tenebroso fumo, illuminato dalle fiamme che ingombrano tutta quella orrida abitazione. Appena cangiata la scena, al suono di orribile sinfonia comincia il ballo delle Furie e degli Spettri, che viene interrotto dalle armonie della lira d Orfeo e questo comparendo poi sulla scena, tutta quella turba infernale intuona il seguente Ballo Maestoso Coro CORO Chi mai dell Erebo Fra le caligini, Sull orme d Ercole E di Piritoo Conduce il pié? Ballo Presto Coro CORO D orror l ingombrino Le fiere Eumenidi, E lo spaventino Gli urli di Cerbero, Se un Dio non è. Ballo Maestoso gli Spettri ripigliano le danze, girando intorno ad Orfeo per spaventarlo ORFEO Deh! placatevi con me. Furie, Larve, Ombre sdegnose... CORO No... ORFEO Vi renda almen pietose Il mio barbaro dolor. Coro CORO raddolcito e con espressione di qualche compatimento Misero giovane! Che vuoi, che mediti? Altro non abita Che lutto e gemito In queste orribili Soglie funeste. Aria ORFEO Mille pene, ombre sdegnose, Come voi sopporto anch io; Ho con me l inferno mio, Me lo sento in mezzo al cor. Coro CORO con maggior dolcezza Ah qual incognito Affetto flebile, Dolce a sospendere Vien l implacabile Nostro furor! Aria ORFEO Men tiranne, ah! voi sareste Al mio pianto, al mio lamento, Se provaste un sol momento Cosa sia languir d amor. Coro CORO sempre più raddolcito Ah quale incognito Affetto flebile, Dolce a sospendere Vien l implacabile Nostro furor!... Le porte stridano Su neri cardini E il passo lascino Sicuro e libero Al vincitor. Le Furie e gli Spettri cominciano a ritirarsi, e dileguandosi per entro le scene, ripetono l ultima strofa del coro; il quale, continuando sempre, frattanto che si allontanano, finisce in un confuso mormorio. SCENA II Recesso delizioso per i boschetti che verdeggiano, i fiori, che rivestono i prati, i ritiri ombrosi che vi si scoprono, i fiumi ed i ruscelli che lo bagnano. Euridice, seguita da Ombre celesti di Eroi e di Eroine EURIDICE Questo asilo di placide calme Ai Mani eletti il ciel sacrò. Torpida cura il sereno dell alme Turbar non può. Mite raggio d estatica ebbrezza Ogni palpito molce e accarezza; Respira il sen soave voluttà, E la bieca tristezza L atro vol va spiegando di qua. CORO Questo asilo di placide alme Ai Mani eletti il ciel sacrò. Torpida cura il sereno de l alme Turbar non può. Euridice dileguatasi tra i boschetti SCENA III Orfeo, indi Coro d Eroi e d Eroine; poi Euridice. Ballo Andante Arioso ORFEO Che puro ciel! che chiaro sol! che nuova Serena luce è questa mai! che dolce, Lusinghiera armonia formano insieme Il cantar degli augelli, Il correr de ruscelli, Dell aure il sussurrar questo è il soggiorno De fortunati Eroi. Qui tutto spira Un tranquillo contento Ma non per me. Se l idol mio non trovo, Sperar nol posso i suoi soavi accenti, Gli amorosi suoi sguardi, il suo bel riso, Sono il mio solo, il mio diletto Eliso. Ma in qual parte sarà? si guarda intorno Chiedesi a questo Che mi viene a incontrar, stuolo felice. Euridice dov è inoltrandosi verso il Coro CORO Giunge Euridice. Coro CORO Vieni a regni del riposo, Grande eroe, tenero sposo Raro esempio in ogni età. Euridice Amor ti rende; Già risorge, già riprende La primiera sua beltà. Ballo degli Eroi Andante Recitativo ORFEO Oh voi, ombre felici, Colei che tanto piango Per voi sia resa a me. Se mai poteste Sentir qual foco mi consumi e quale Amoroso desio m infiammi il core, Tornata a baci miei costei saria! Deh! vano il santo appello, Ombre, non sia! CORO Torni tua! pietoso è il ciel! Coro CORO a Euridice Torna, o bella, al tuo consorte. Che non vuol che più diviso Sia da te, pietoso il ciel. Non lagnarti di tua sorte, Ché può dirsi un altro Eliso Uno sposo sì fedel. Da un coro di Eroine vien condotta Euridice vicino ad Orfeo, il quale, senza guardarla e con un atto di somma premura, la prende per mano e la conduce subito via. Seguita poi il ballo degli Eroi ed Eroine, e si ripiglia il canto del Coro supposto continuarsi sino a tanto che Orfeo ed Euridice siano affatto fuori dagli Elisi. Gluck,Christoph Willibald/Orfeo ed Euridice/ActⅢ
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Download OpenAPI (fka Swagger) specification here はじめに Zuora REST APIのリファレンスへようこそ! RESTは、HTTPとJSON技術の日常を使用して迅速な開発に向いているウェブ・サービス・プロトコルです。 Zuora REST APIは、業務とリソースの広範なセットを提供します: 店頭統合は、あなたのウェブサイトからのWebを有効にします。 サポート加入者のサインアップとセルフサービスのアカウント管理。 収益モデルのカスタム収益のルールでのプロセスのスケジュール。 Zuoraオブジェクトモデル内のほとんどのオブジェクトの操作を有効にします。 エンドポイント Zuora REST APIは、以下のエンドポイントを介して提供されます。 テナントRESTエンドポイントのベースURL 生産https //rest.zuora.com/v1 APIサンドボックスhttps //rest.apisandbox.zuora.com/v1 生産エンドポイントユーザデータは、ライブへのアクセスを提供します。 APIのサンドボックスのテナントは、実世界のデータに影響を与えることなく、あなたのコードをテストするには良い場所です。それを使用するには、APIのサンドボックスのテナントをプロビジョニングする必要があります - 必要に応じてあなたのZuoraの担当者があなたを助けることができます。 APIへのアクセス あなたはテナントZuoraをお持ちの場合は、すでにAPIへのアクセス権を持っています。 あなたはテナントZuoraを持っていない場合は、https //www.zuora.com/resource/zuora-test-driveに移動し、生産テストドライブのテナントにサインアップします。テナントは、このような試料の製品カタログなどのシード・データ、付属しています。 私たちはあなたのAPIがAPIのユーザにコールを発信するために特別に作成することをお勧めします。このアカウントでZuora UIにログインしないでください。定期的にセキュリティ機能を有効にUIにログインすると、最終的にはAPIで失敗認証が発生する可能性があり、アカウントのパスワードを、有効期限が切れます。それはそれらの命令に記載されているように権限を持っていない限り、ユーザーの役割がZuora REST APIの書き込みアクセスサービスへの書き込みアクセス権を持っていないことに注意してください。 認証 認証する3つの方法があります。 ユーザー名とパスワードを使用してください。認証ヘッダー内の各リクエストに含めます: apiAccessKeyId apiSecretAccessKey 実体またはエンティティ名(のみZuoraマルチエンティティのために。詳細については、「エンティティIDとエンティティ名」を下記を参照してください。) 認可クッキーを使用してください。クッキーは、[管理] [セキュリティポリシー] [セッションタイムアウトで指定された期間のためのREST APIへの呼び出しを行うようにユーザーに許可します。クッキーの有効期限は、REST APIにこの期間を持つすべての呼び出し後にリセットされます。クッキーを取得するには、次の情報をREST API接続リソースのユーザーを呼び出します。 ID パスワード IDのエンティティまたはエンティティ名(のみZuoraマルチエンティティのため。詳細については、以下の「エンティティIDとエンティティ名」を参照してください。) CORS対応のAPIの場合のみ:各要求を持つユーザーを認証し、再要求ヘッダに「単一使用」トークンを含めます。詳細については、下記を参照してください。 idとエンティティのエンティティ名 パラメータは実体識別子とエンティティ名Zuoraマルチエンティティのために使用されています。 実体識別子とエンティティ名のパラメータは、IDとあなたがそれぞれ、アクセスしたいエンティティの名前を指定します。あなたは、エンティティへのアクセス権限を持たなければならないことに注意してください。あなたは、RESTのGET呼び出しを介してエンティティIDのエンティティとエンティティ名を取得することができます。 あなたがアクセスしたエンティティに表示するエンティティ名実体または認証のパラメータを指定することができます。 実体識別子とエンティティ名の両方が認証に指定されている場合は、エラーが発生します。 エンティティ名が認証に指定されているどちらの実体は、あなたのユーザーアカウントが作成されたエンティティにログインします場合。 詳細については、APIユーザー認証を参照してください。 対応CORSのためのトークン認証APIの CORS機構はZuora REST APIに可能Zuoraに直接送信された全てのクレジットカード情報とセキュリティ情報と、顧客のブラウザから直接作られて呼び出します。これは、あなたのPCIコンプライアンスの負担を最小限に抑え、あなたの支払フォーム上に実装高度な検証を可能にし、お支払いフォームがちょうどあなたのウェブサイトの他の部分のように見えます。 セキュリティ上の理由から、代わりにCORSのためのAPI要求を経由して、クッキーを使用するのは、認証トークンを使用します。 認証トークンの方法は、あなたの顧客のブラウザから発信する必要があり要求で使用するために設計されています。それは、既存のクッキー認証機構への交換と考えるべきではありません。 Zuora REST CORS CORSがどのように動作するかの詳細については、を参照してください、あなたはZuora REST APIに実装され、顧客のコールを開始することができますか。認証トークンを返すHMAC方式でのHMAC署名の詳細を参照してください。 要求と応答 要求ID アカウントまたはサブスクリプション(accountKey、アカウントキー、subscriptionKey、サブスクリプション・キー)のための「キー」を入力するように要求一般的なルールとして、あなたは、現在のいずれかまたはエンティティのID番号を提供することができます。 HTTPリクエストボディ あなたのリクエストに付随するパラメータやデータの大部分は、HTTPリクエストのボディに含まれることになります。 Zuora REST APIは、HTTP要求本体にJSONを受け入れます。その他のデータ形式(例えば、XML)がサポートされていません。 リクエストのテスト Zuora REST APIをテストするために、このようなカール、ポストマン、またはAdvanced RESTクライアントとして、サードパーティのクライアントを使用してください。 あなたはZuoraテナントからZuora REST APIのAPIのサンドボックスまたは生産をテストすることができます。生産に接続する場合は、あなたが生きて製造年月日、サンプルまたはテストデータのない日付で作業していることに注意してください。 クレジットカードを使用したテスト 遅かれ早かれ、おそらくクレジットカードを必要とする一部のトランザクションをテストする必要があります。これを処理する際の方法については、ペイメントゲートウェイでライブ行く参照してください。 エラー処理 レスポンスおよびエラー・コードは、応答とエラーに詳述されています。 PAGINATION (GETメソッドを使用して)情報を取得する場合、任意のページサイズのクエリパラメータは、行の最大数が応答で返すように設定します。最大値は40です。この値が空または無効である場合は、より大きな値を40として処理され、10に一般的にデフォルト値をPAGESIZE。 最大行数のデフォルト値は、メソッドレベルで取得上書きすることができます。 複数の行が使用可能な場合、応答は次のページを要求するためのURLが含まれているボニー要素が含まれます。この値が提供されていない場合、それ以上の行が用意されています。いいえ、「前のページ」の要素が明示的に提供されていません。後方支援するためのページングは、前回のコールを使用しています。 配列のサイズ 日付をページ分割されていない項目については、REST APIは、最大300行の配列をサポートしています。したがって、例えば、顧客口座数千人を取得繰り返さページ付けすることができますが、300以下の料金プランの配列内の任意のアカウントが返されます。 APIバージョン Zuora REST APIは、バージョンを制御しています。 Zuora REST APIのバージョンは、変更は下位互換性があることを保証します。メジャーとマイナーバージョンの変更の命名を管理するためにZuoraを使用します。 RESTリクエストでバージョンを指定することで、あなたは関係なく、APIの将来の変更の自然な応答を得ることができます。 メジャーバージョン REST APIのメジャーバージョン番号は、REST URLに表示されます。現在、Zuoraメジャーバージョンのみv1のをサポートしています。たとえば、POSTがhttps //rest.zuora.com/v1/subscriptions。 マイナーバージョン 小さな変化を制御するためのREST APIのZuoraマイナーバージョンを使用しています。例えば、REST方式のフィールドは廃止され、新しいフィールドがそれを置き換えるために使用されます。 RESTの方法のいくつかのフィールドは、マイナーバージョンでサポートされています。フィールドがマイナーバージョンで注目されていない場合、このフィールドは、マイナーすべてのバージョンで利用可能です。フィールドがマイナーバージョンで注目されている場合、このバージョンは、制御フィールドです。あなたはエラーなしプロセスにリクエストヘッダにサポートされているマイナーバージョンを指定する必要があります。 フィールドは、バージョン管理にある場合は、最大値またはマイナーバージョン最小マイナーバージョンと、またはそれらの両方のいずれかです。あなただけの最小値と最大値のマイナーバージョン間のマイナーで、このフィールドのバージョンを使用することができます。たとえば、フィールドにinvoiceCollect購読POSTメソッドは、バージョン管理であり、その最大値は189.0マイナーバージョンです。あなただけのマイナーバージョン189.0またはそれ以前に、このフィールドを使用することができます。 サポートされているマイナーバージョンはサポートされているフィールドとそのマイナーバージョンについてはZuora REST APIのマイナーバージョン履歴を参照して、シリアルではありません。フィールドまたは機能は、マイナーバージョン番号が必要な場合、当社のREST APIドキュメントでは、我々は、説明フィールドにあることに注意します。 あなただけがフィールドは、マイナーバージョンが必要です使用する場合、バージョン番号を指定する必要があります。マイナーバージョンを指定するには、通話要求のためのマイナーバージョン番号にリクエストヘッダにzuoraバージョンのパラメータを設定します。例えば、196.0はマイナーバージョン収集分野です。 POSTメソッドは、このフィールドのサブスクリプションを使用する場合は、リクエストヘッダに196.0 zuoraバージョンにパラメータを設定します。 zuoraパラメータは大文字と小文字が区別されたバージョンです。 マイナーバージョンは、リクエストヘッダに指定されていない場合、すべてのフィールドのREST APIの場合、デフォルトでは、Zuoraはあなたの統合を壊す回避するために、REST APIの最低限のマイナーバージョンを使用します。 ZUORAオブジェクトモデル 次の図は、キーオブジェクトZuoraの高レベルのビューを提供します。サイズを変更するには、新しいタブで開くには画像をクリックしてください。 行動 アクションは、自然の中でのバッチな操作です。たとえば、「更新」、「作成」「削除」、およびその他の操作は、一度に50個のオブジェクトへの変更を可能にします。その日が、その後の「queryMore」操作によって返される追加ページを必要とする前に、「クエリ」の操作は、一度に戻って2000年の結果までのレコードが返されます。 修正します このようなサブスクリプションをアップグレードするように、変更するサブスクリプションのコールを改正使用します。 コールを改正: オブジェクトの改正をサポート 非同期処理ではありません 境界 コールごとのオブジェクト 10オブジェクト改正まで。 システムレート制限 10分の時間ウィンドウごとのテナント1,000のコール。 あなたが近づくか、この制限を超える場合は、429エラーが表示されます。マルチスレッドを使用すると、より迅速に、この限界に近づくようになります。 エラー 改正回のコールで、あなたの改正の目的の一つが失敗した場合、全体の呼び出しは失敗します。 必要なフィールド 次のフィールドは、常にこのコールのために必要とされています。 Amendment.Type Amendment.Name Amendment.SubscriptionId 会計CODES 会計コードを作成します。 REST APIを介して新しい会計コードを作成する方法lýsirこのリファレンス。会計コードはすぐにそれが作成されているようにアクティブになります。 前提条件 あなたがテナントにZ-ファイナンスを有効にしている場合は、許可Z-ファイナンス会計コードを作成している必要があります。Z-ファイナンスの役割を参照してください。 会計期間 閉じる会計期間 会計期間会計期間のIDで閉じます。 前提条件 あなたのテナントにZuoraファイナンスを有効にする必要があります。あなたは、ユーザー権限の管理閉じるプロセスと実行残高試算表を持っている必要があります。役割ファイナンスを参照してください。制限 会計期間はすでにクローズすることはできません。 会計期間は、試算表を実行するプロセスにすることはできません。 すべては、以前の会計期間をクローズする必要があります。 会計期間に必要な何のアクション項目があってはなりません。会計期間の詳細については、トランザクションを閉じる前に、リコンサイルを参照してください。 注釈 あなたが会計期間にZuoraを閉じると、自動的にその期間の試算表を実行しています。正常な応答のみ会計期間は終了いたしましたことを意味し、それは裁判のバランスが正常に完了しているとは限りません。 ソーリー アカウントを作成します クレジットカードのお支払い方法、請求先に連絡し、販売-する連絡オプションで顧客アカウントを作成する方法lýsirこのREST APIリファレンス。リクエストとレスポンスフィールドの説明とサンプルコードが提供されています。そのサブスクリプションのサブスクリプション、請求書を作成し、オプション、およびデフォルト支払方法を通じて支払いを収集するために、このメソッドを使用します。トランザクションはアトミックです。何らかの理由でいずれかの部分が失敗した場合、トランザクション全体がロールバックされます。 このAPIの呼び出しは、CORSが有効になっているので、あなたは、コールを呼び出すために、クライアント側のJavaScriptを使用することができます。詳細については、CORS Zuora RESTのページをご覧ください。 注釈 アカウントがアクティブな状態で作成されます。 要求は、構造のいずれかのクレジットカードまたはhpmCreditCardPaymentMethodIdフィールド(両方ではない)を提供する必要があります。このアカウントのために提供されるものは、デフォルトの支払方法になります。クレジットカードが拒否されたかの情報が確認できない場合は、アカウントが作成されません。 このコールが自動支払いに設定すると、顧客のアカウントが自動的に作成されます。 workEmailまたはpersonalEmailのいずれかが指定されている場合、そのアカウントのメール配信設定は自動的にtrueに設定されています。どちらのフィールドが指定されている場合(それが存在する場合、workEmailメールアドレスに行き、その場合、あるいはpersonalEmail。)、電子メールの配信設定は自動的にfalseに設定されています。 customerAcceptanceDateとserviceActivationDateのデフォルト値 デフォルト値はcustomerAcceptanceDateとserviceActivationDateために次のように設定されています。 serviceActivationDate(SA)が指定されていませんserviceActivationDate(SA)を指定しました customerAcceptanceDate(CA)SAは、通話要求で指定された値を使用します。使用するCA CAはコール要求でコール要求に値の値を使用し、SAは、デフォルトとしてCEを使用しています customerAcceptanceDate(CA)SAは、通話要求に指定されていない値を使用します。デフォルトSAとCAがデフォルトとしてCEを使用するようにCAは、SAを使用します 改正 キーによって改正を取得 指定したサブスクリプションの改正に関する詳細な情報を取得します。 添付ファイル 添付ファイルを追加 アカウント、サブスクリプション、または請求書にドキュメントを添付するマルチパート/フォームデータファイルに添付ファイルを追加REST要求を使用してください。 CATALOG 製品カタログを入手 すべての製品、機能、およびそれらに対応する料金プラン、料金を含め、全体の製品カタログを取得する方法をlýsirこのREST APIリファレンス。製品は、フィールドUpdatedDate上の新しい順に返されます。 REST APIは、製品、製品の料金プランと料金の作成や更新をサポートしていません。これらのタスクは、WebベースのUIで、またはSOAP APIを介して行うことができます。 料金プランと料金レートの計画では、REST APIは、最大配列サイズを持っています。詳細については、配列サイズを参照してください。 充電収益の概要 CRS要約電荷数によって詳細を取得 数要約料収入を指定することで、要約料収入の詳細を取得する方法lýsirこのREST APIリファレンス。応答は、電荷収入サマリー項目に関連付けられたすべての収益が含まれています。 通信プロファイル CRUD:CommunicationProfileを取得 CONNECTIONS Zuora REST APIサービスへの接続を確立 有効なユーザーの資格情報に基づいてZuora REST APIサービスへの接続を確立します。 これは、ユーザーを認証し、REST APIへの後続の呼び出しを許可するために使われているAPI呼び出しのセッションクッキーを返します。接続への呼び出しは、データにアクセスするためにZuora REST APIを使用する前に必要な最初のステップです。 資格情報は、APIサービスにアクセスする権限を持つユーザーアカウントに属している必要があります。 他の場所で述べたように、強く、APIの活動ZuoraはZuora UIへのログインに使用したアカウントに使用されることはありませんことをお勧めします。アカウントがUIにログインするために使用されると、それはAPIを使用した場合、最終的に認証の失敗につながる可能性が定期的に強制的にパスワードを変更した場合、対象となる場合があります。 お問い合わせ CRUD:連絡先を作成 クレジットバランスの調整 CRUD:CreditBalanceAdjustmentを取得 CUSTOMの為替レート カスタム外国為替レートを取得します。 この機能は、限られた入手可能です。あなたは機能へのアクセス権を持っているしたい場合は、Zuoraグローバルサポートにリクエストを送信してください。 外国為替相場Zuoraからどのようにlýsirカスタムクエリへのこの参照。カスタムプロバイダを使用し、輸入外国為替レート質量作用と速度の為替レートをアップロードする場合にのみ、あなたは、為替レートを照会するために、このAPIメソッドを使用することができます。あなたは為替レートのプロバイダのデフォルトの為替レートを取得したい場合は、OANDAは、データソースの輸出のために外貨換算を参照してください。 Zuoraで通貨換算の詳細については、外貨換算を参照してください。 輸出 CRUD:エクスポートを作成します。 特長 CRUD:フィーチャーを取得 ファイルを取得 ファイルを取得 そのファイルIDを指定することでファイルを取得します。あなたは、期間会計などの収入の詳細を報告する報告書、ならびにこのようなPDFファイルの請求書などの他のファイルを取得することができます。 例 :$のUSER_NAME apiAccessKeyId -Hカール-H -iによる「apiSecretAccessKey:$ PASSWORD -H「同意する:アプリケーション/ pdf を -X GET https //apisandbox-api.zuora.com/rest/v1/files/2c92c08c55534cf00155581fb474314d -o /Users/jsmith/Downloads/invoiceFile1.pdf 請求書のPDFは/ユーザ/ JSMITH /ダウンロードと名付けinvoiceFile1.pdfにダウンロードされます。 ファイルサイズの制限 最大エクスポートファイルのサイズは2047メガバイトです。あなたはこの制限を越える大規模なデータ要求がある場合は、Zuora 403 HTTPレスポンスコードで次のようになります。 セキュリティ:最大オブジェクトサイズ 2047メガバイト 追加の支援が必要な場合はZuoraグローバルサポートにリクエストを送信します。 私たちは、大きなファイルの最適化があなたのためのオプションがあるかどうかを判断するためにあなたと一緒に作業することができます。 HMAC署名 戻りHMAC署名 有効CORS API呼び出しを処理するために使用される署名とトークン値を返す方法lýsirこのユニークなREST APIリファレンス。 ホステッドPAGES ホストされたページを返します コールは、支払いページhostedpages具体的に構成メタデータ、ページID、ページのバージョン、お支払い方法の種類を返します。 REST支払いページ用のバージョン固有および一般的な要求は次のとおりです。 支払いページ1.0コンフィギュレーション情報の要求: / hostedpages GETバージョン= 1? 支払いページ2.0設定情報の要求: / hostedpages GETバージョン= 2? 支払いページのすべてのバージョンの要求設定情報:GET / hostedpages 注釈 あなたは、対応するテナントの設定は、例えば、リクエストパラメータが無効に設定する支払いページのバージョン2.0を2に設定し、有効にしていない場合は、エラーが表示されます。 輸入 CRUD:インポートを取得 請求書の調整 CRUD:InvoiceAdjustmentを作成します。 請求書の調整のITEM CRUD:InvoiceItemAdjustmentを取得 請求書ITEMS CRUD:InvoiceItemを取得 請求書の支払い CRUD:InvoicePaymentを作成します。 請求書SPLITアイテム CRUD:InvoiceSplitItemを取得 請求書スプリット CRUD:InvoiceSplitを取得 請求書 CRUD:請求書を作成します。 JOURNALの実行 ジャーナルランを作成します。 ジャーナルランを作成する方法lýsirこのREST APIリファレンス。リクエストとレスポンスフィールドの説明とサンプルコードが提供されています。 MASSアップデータ 質量作用の実行 REST APIを介して質量アクションを実行する方法lýsirこのリファレンス。質量アクションを実行する方法の詳細は、マスアップデータを参照してください。 このAPIメソッドを使用して、あなたが実行したい質量作用に関するデータを持つ.csvファイルを含むmultipart / form-dataリクエストを送信します。 Zuoraは、鍵を返し、その後、非同期質量作用を処理します。あなたは質量作用の結果の詳細を取得するためにキーを使用することができます。 通知履歴 吹き出し通知履歴を取得 通知履歴を取得する方法のための吹き出しlýsirこのREST APIリファレンス。 詳細については、通知とコールアウトを参照してくださいし、作成と編集通知。 OPERATIONS 請求書および収集 請求書を生成し、指定したアカウントの支払いを収集します。 この方法では、請求書に生成することができます請求書を生成し、支払いを収集し、あるいは単に指定された既存の請求書に支払いを収集します。顧客のデフォルトのお支払い方法が使用され、全額が原因で収集されます。操作は、指定したパラメータに依存します その顧客のために生成された1つ以上の新しい請求書を作成し、請求書(複数可)でのお支払いを収集するには、フィールド空invoiceIdを残します。 既存の請求書でのお支払いを収集するには、請求書のIDを指定します。 操作はアトミックです。いずれかの部分が失敗した場合、操作全体がロールバックされます。 注釈 サブスクリプションの非常に高い数を持つアカウントでこのメソッドを使用するときにタイムアウトが発生することがあります。 お支払い方法のスナップショット CRUD:PaymentMethodSnapshotを取得 お支払方法トランザクションログ CRUD:PaymentMethodTransactionLogを取得 支払い方法 お支払い方法を作成します。 顧客アカウントの新しいクレジットカードの支払方法を作成する方法lýsirこのREST APIリファレンス。 注釈 このAPIの呼び出しは、CORSを有効になっています。コールを呼び出すために、クライアント側のJavaScriptを使用してください。 CORS Zuora RESTはより多くの情報を参照してください。 支払トランザクションログ CRUD:PaymentTransactionLogを取得 支払い CRUD:お支払いを作成します。 製品の特徴 CRUD:ProductFeatureを取得 製品料金プランは、充電を階層 CRUD:ProductRatePlanChargeTierを取得 製品料金プラン料金 CRUD:ProductRatePlanChargeを取得 製品料金プラン CRUD:ProductRatePlanを作成します。 製品 CRUD:製品を作成します。 QUOTES文献 文書の引用符を生成します 文書の呼び出しは、引用文書を生成し、URLはドキュメントを生成し返します。あなたは直接返されたURLを介して生成された引用のファイルにアクセスすることができます。 文書はZuoraの声から電話を使用する必要があります。 ファイルサイズの制限 最大エクスポートファイルのサイズは2047メガバイトです。セキュリティ:最大オブジェクトサイズ 2047メガバイト がこの上限を超える大規模なデータ要求がある場合は、Zuora 403 HTTPレスポンスコードで次のようになります 追加の支援が必要な場合はZuoraグローバルサポートにリクエストを送信します。 私たちは、大きなファイルの最適化があなたのためのオプションがあるかどうかを判断するためにあなたと一緒に作業することができます。 料金プランティアチャージ CRUD:RatePlanChargeTierを取得 料金プランの料金 CRUD:RatePlanChargeを取得 料金プラン CRUD:RatePlanを取得 請求書返金支払い CRUD:RefundInvoicePaymentを取得 払い戻しトランザクションログ CRUD:RefundTransactionLogを取得 返金 CRUD:払い戻しを作成します。 収益EVENTS 収益のイベントの詳細を取得します。 イベントlýsirこのREST APIリファレンス番号を指定して、収益イベントによって収入を得る方法を詳しく説明します。リクエストとレスポンスフィールドの説明とサンプルコードが提供されています。 収益ITEMS 数要約料収入によって収入項目を取得 数要約料収入を指定することで、収益の要約料収入の各項目の詳細を取得する方法lýsirこのREST APIリファレンス。リクエストとレスポンスフィールドの説明とサンプルコードが提供されています。 収益RULES 料金に関連付けられているルールを取得します。 購読料のIDに関連付けられた電荷を指定することで、収益認識ルールを取得する方法lýsirこのREST APIリファレンス。リクエストとレスポンスフィールドの説明とサンプルコードが提供されています。 収益のスケジュール 収益のスケジュール項目(日付範囲によって分布)のための請求書を作成します。 請求書の項目の収益スケジュールを作成し、開始日と終了日を指定することで、収益認識を配布する方法については、このlýsirREST APIリファレンス。 RSAの署名 RSA署名を生成します RESTのAPI 2.0は、支払いページCORS(クロスオリジンリソースの共有)を有効に使用されるため、デジタル署名を必要としています。 POST rsa_signatures呼び出しが生成され、デジタル署名のために必要なトークンを返し、支払いページ2.0を形成します。あなたは支払いページ2.0にアクセスするためのクライアントのためにそれを生成した署名を渡す必要があります。 あなたは2.0支払いページを実装する際RESTこのサービスにのみ使用してください。 SETTINGS 収入の自動化の開始日を取得します。 収入の自動化の開始日を取得する方法lýsirこのREST APIリファレンス。リクエストとレスポンスフィールドの説明とサンプルコードが提供されています。 製品は、サブスクリプション特長 CRUD:SubscriptionProductFeatureを取得 SUBSCRIPTIONS プレビューサブスクリプション プレビューモードで新しいサブスクリプションを作成する方法lýsirREST APIリファレンス。この呼び出しは、有効な顧客アカウントを必要としません。アカウントを作成する前に、潜在的な顧客に完全な詳細および電荷を有する新しいサブスクリプションのプレビューを表示するために、または既存の顧客に料金をすべてコミットする前にプレビューでサブスクリプションをさせるために使用することができます。 注釈 デフォルト値はcustomerAcceptanceDateとserviceActivationDateために次のように設定されています。 serviceActivationDate(SA)が指定されていません serviceActivationDate(SA)を指定しました customerAcceptanceDate(CA)SAは、通話要求で指定された値を使用します。 使用するCA CAはコール要求でコール要求に値の値を使用し、SAは、デフォルトとしてCEを使用しています customerAcceptanceDate(CA)SAは、通話要求に指定されていない値を使用します。 デフォルトSAとCAがデフォルトとしてCEを使用するようにCAは、SAを使用します 要約仕訳 仕訳の概要を作成します。 手動仕訳入力の要約を作成する方法lýsirこのREST APIリファレンス。リクエストとレスポンスフィールドの説明とサンプルコードが提供されています。 必要条件 借方の1.の合計が要約仕訳にクレジットの合計に等しくなければなりません。 以下のあなたが外国通貨換算を使用する場合にのみ適用されます。 あなたは異なる通貨を持つジャーナルファイル名を指定して実行集計取引中に設定している場合は「はい」、通貨の価値は、あなたのテナントの自国通貨と同じフィールドである必要があります。つまり、あなたの家の通貨を使用して仕訳を作成する必要があります。 会計期間のすべての仕訳は、すべて集約され、またはすべての非凝集のいずれかでなければなりません。あなたは、同じ会計期間に集約し、非凝集仕訳のミックスを持つことはできません。 集計通貨の詳細については外貨換算の要約仕訳を参照してください。 課税ITEMS CRUD:TaxationItemを作成します。 取引 請求書を取得します 請求書のために指定されたアカウントを取得します。請求書はupdatedDateによって新しい順に返されます。 測定単位 CRUD:UnitOfMeasureを作成します。 USAGE ポストの使用状況 CSV形式の1つ以上のアカウントのデータ使用量を転記またはインポートする方法lýsirこのREST APIリファレンス。何のパスまたはクエリパラメータはありません。日付は、HTTP multipart / form-dataのPOSTメソッドを使用して、ユーザーのテナントに適用uploadeです。 これはどのようにREST APIコールワークス アップロードファイルの内容は、UIのインポートツールで使用される形式に従わなければなりません。これは、対応する拡張子.csvファイルでカンマ区切り値(CSV)ファイルである必要があります。ファイルサイズが4メガバイトを超えてはなりません。テンプレートファイルの使用状況をダウンロードするには、ここをクリックしてください。 アップロードが完了すると、実際にファイルの内容を処理する前に、theAPIは、受信したファイルのバイト数と、インポート・プロセスの状態を確認するためのURLを含む応答を返します。そのURLにある5つの可能な結果のキャンセル、完了、保留、処理を表示し、失敗した)のみ完了ステータスは、インポートが成功したことを示しています。操作はアトミックです。すべてのレコードが失敗した場合、ファイルは拒否されます。その場合に、全体のインポートはロールバックされ、すべての記憶されたデータは元の状態に戻されます。 現在のインポートのステータスを表示するには、そのようなステップは、インポートが失敗した可能性が理由の詳細を提供する追加POSTMAN.Thisなどのツールを使用してcheckImportStatus応答によって得られたステータスのURLを入力します。 アップロードが正常に終了した後の情報を管理するには、WebベースのUIを使用しています。 アップロードファイル形式 アップロードファイルには、次の見出しを使用します: このフィールドがあるとして彼らが提示されているACCOUNT_IDがACCOUNT_IDは、このような、口座番号やカスタムとして、例えば、口座番号、デフォルトのアカウント番号、A00000001を入力します。、それは現在のアカウントIDアカウント名が誰であるかではありません。 はい UOMは、測定単位を入力します。これは、測定の単位をカスタマイズする Z-課金設定]で設定されている使用のためのUOMと一致する必要があります。 はい 数量数量を入力します。 はい STARTDATEは、使用の開始日を入力します。このアイテムの請求書の日付は、サービスの期間は関連する使用に請求され決定されます。日付の形式は、現在のユーザーのロケールに基づいています。デフォルトの日付書式:MM / DD / YYY はい ENDDATEは、使用の終了日を入力します。この使用法は、課金のための計算に使用され、オプションであるされていません。日付の形式は、現在のユーザーのロケールに基づいています。デフォルトの日付書式:MM / DD / YYYY はい サブスクリプション番号または名前SUBSCRIPTION_IDサブスクリプションを入力します。あなたはZuoraアプリケーションでサブスクリプションを作成した場合、数Zuoraは-S00000001と同様の形式で自動的に作成されました。このフィールドに値を提供しない場合は、指定されたため、関連用法は、メジャーのこのアカウント・ユニットを使用するすべてのサブスクリプションに追加されます。あなたのアカウントに複数のサブスクリプションを持つことができますし、使用状況の二重または三重カウントをしたくない場合は、各サブスクリプションの充電または使用記録にIDを指定する必要があります。 はい CHARGE_IDは電荷数(ない充電名)を入力します。あなたは、例えば、C-00000001、あなたの料金プラン、あなたのサブスクリプションに追加して、個々の料金を表示すると、充電IDを見ることができます。追加情報については、製品およびレートプランの追加を参照してください。あなたのアカウントに複数のサブスクリプションを持つことができますし、使用状況の二重または三重カウントをしたくない場合は、各利用記録の特定のサブスクリプションの充電またはIDを指定する必要があります。これは、サブスクリプション料金プランにチャージ番号]フィールドに関連しています。 はい 説明担当の説明を入力します。 いいえ originalwww.zuora.comtranslate byGoogle Translate API
https://w.atwiki.jp/gamemusicbest100/pages/8959.html
ソーニョ ディ ヴォラーレ 収録作品:Sid Meier s Civilization VI[PC] 作詞:Leonardo da Vinci、Chiara Cortez(補作) 作曲:Christopher Tin 歌:Angel City Chorale 概要 『Sid Meier's Civilization VI』のテーマソング。タイトル画面で使われた。 作曲者は好評を得た『Sid Meier s Civilization IV』の主題歌「Baba Yetu」を作曲したChristopher Tin氏。 アフリカ民族音楽風の「Baba Yetu」とは打って変わり、オーケストラによる西洋音楽系のコーラス曲となっている。 演奏はマケドニア放送交響楽団。コーラスはロサンゼルスの合唱団「Angel City Chorale」が担当。 タイトルはイタリア語で「飛翔への夢(“The Dream of Flight”)」という意味で、歌詞も全てイタリア語。 歌詞はレオナルド・ダ・ヴィンチの手記(*1)をモチーフとしており、かつてダ・ヴィンチが目指した「空を飛ぶ」という果てしない夢が籠められている。 まさに「文明」をテーマにした『Civilization』にとって、これ以上ない相応しい歌詞と言って良いほどだろう。 ちなみに歌詞に出てくる「チェチェリ山(MONTE CECERI)」とは、ダ・ヴィンチが有人飛行の実験を行った山のこと。 曲の方も大空を飛ぶかの如く壮大さを秘めており、Christopher Tin氏によるとイントロから流れるメインフレーズは躍動感を表現しているとのこと。 そのスケールの壮大な大きさと文明の進歩を讃歌するポジティブな内容から、多くのプレイヤーの心を掴むことに成功し、「Baba Yetu」と並ぶほどの高評価を得た。 サントラは曲単体で発売されている。ただしゲームのオリジナルサントラの方には収録されていないので注意。 また2020年8月21日に発売されたChristopher Tin氏のオリジナルアルバム「To Shiver the Sky」にも収録されている。 歌詞 以下のページを参照。 別窓開きます。 過去ランキング順位 第13回みんなで決めるゲーム音楽ベスト100 566位 第14回みんなで決めるゲーム音楽ベスト100 571位 第15回みんなで決めるゲーム音楽ベスト100 512位 第16回みんなで決めるゲーム音楽ベスト100 853位 第2回みんなで決めるオープニングBGMベスト100 197位 サウンドトラック Sogno di Volare (Civilization VI Main Theme) To Shiver the Sky
https://w.atwiki.jp/wiki6_takt/pages/7.html
Oracleサービス起動失敗の対応方法その1 コマンドプロンプトで、set ORACLE_SID=xxxxの後、 #emctl start dbconsole とすると、対話的に起動が出来るので、エラーの確認が出来ます。 Oracleのログイン方法 【SQLPLUS username/passward @sid @script_file_name 】 #SQLPLUS SCOTT/TIGER #SQLPLUS SCOTT/TIGER@LOCALDB #SQLPLUS SCOTT/TIGER@LOCALDB @C /TEMP/CREATE.SQL ロールの権限付与 【GRANT roll_name TO username;】 #GRANT SYSDBA, CONNECT, RESOURCE TO SCOTT; ユーザーの作成 【CREATE USER username IDENTIFIED BY password;】 #CREATE USER TESTUSER IDENTIFIED BY TEST; EXPORT 【exp username/password@sid file=exp01.dmp】 #exp "TESTUSER/PASS@TOK file=exp01.dmp tables=(JOB, TOKU)" IMPORT 【imp username/password@sid file=exp01.dmp】 #imp "TESTUSER/PASS@TOK file=exp01.dmp tables=(JOB, TOKU)" 表の一覧 # select * from tab; 表の項目一覧 # desc 表名;(;は省略可) インデックスの一覧 # select * from user_ind_columns; ※指定した表のインデックスのみ、表示することもできます。 # select column_name from user_ind_columns where table_name = 表名 ; ユーザ一覧 # select username from user_users; DBリンク 接続設定データベースリンクを張る側で定義する。(tnsnames.ora の設定) # ORAC10 = # (DESCRIPTION = # (ADDRESS = (PROTOCOL = TCP) (HOST = 192.168.0.200) (PORT = 1521)) # (CONNECT_DATA = (SID = ORAC10)) # ) データベースリンクの作成 ※参照したい側で行う # create database link DB_LINE_NAME # connect to USER identified by PASS using tns TARGET_TNS_NAME ; (ここでは、ORAC10になる) 更新がある場合、(アクセスしやすいようにシノニムを設定) # create synonym TABLE_NAME for SCHEMA.TABLE_NAME@DB_LINK_NAME; データベースの文字コード # select * from NLS_DATABASE_PARAMETERS where PARAMETER = NLS_NCHAR_CHARACTERSET ; 管理ツールのデフォルトのユーザ ユーザの種類 ユーザ名 パスワード データベース管理者 sys change_on_install データベース管理者 system manager テストユーザ scott tiger SQLPlusによるエラー出力 # set serveroutput on ロックの強制解除 表ロック、行ロックが掛かってしまった場合は、 そのロックを掛けたユーザーのセッションを切断することで、ロックの解除が可能です。 /* ①セッション情報取得 */ SELECT SID, -- セッションID SERIAL# -- シリアルナンバー FROM V$SESSION WHERE OSUSER = ユーザー名 ; /* ②上記で取得したセッションを切断する */ ALTER SYSTEM KILL SESSION 上記SQLで取得したSID, 上記SQLで取得したSERIAL# ; 親子関係TBLのデッドロック ログを確認したところどうもdelete文でデットロックが起きたようです。 しかしながら、どんなに目を凝らしてもdelete文でデットロックが発生する作りにはなってません・・・ しょうがないので開発環境で問題のSQLを投げてみます。 幸い問題のSQLはトレースログから確認できています。 SQLを直接実行するくらいは簡単です。 あっさりデットロック! どうも調べてみると親子関係のあるテーブルで子テーブルを削除する際、Oracleが親テーブルにテーブルロックをかけることが判明! テーブルロックをかけてこられては、プログラム側からの対応はちょっと面倒です。 簡単に回避するのには子テーブルのFK(フォーリンキー)に インデックスを張れば回避できるくさいです。 パフォーマンスチューニング(SQL) SQLの計測 #alter system flush shared pool; 共有プール内バッファを空にする #set timing on; 実行時間経過を表示する #set autotrace on; 実行したSQLの実行統計、実行パスを表示する
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Sinfonia avanti il Opera PROLOGO L UMANA FRAGILITÀ Mortal cosa son io, fattura umana. Tutto mi turba, un soffio sol m abbatte, il tempo, che mi crea, quel mi combatte. IL TEMPO Salvo è niente dal mio dente. Ei rode, ei gode. Non fuggite, o mortali, ché, se ben zoppo, ho l ali. L UMANA FRAGILITÀ Mortal cosa son io, fattura umana, senza periglio in va ricerco loco, ché frale vita è di Fortuna un gioco. LA FORTUNA Mia vita son voglie, le gioie, le doglie. Son cieca, son sorda non vedo, non odo. Ricchezze, grandezze dispenso a mio modo. L UMANA FRAGILITÀ Mortal cosa son io, fattura umana. Al Tiranno d Amor serva sen giace la mia fiorita età, verde e fugace. AMORE Dio de Dèi feritor, mi dice il mondo Amor. Cieco saettator, alato, ignudo, contro il mio stral non val difesa o scudo. L UMANA FRAGILITÀ Misera, son ben io, fattura umana, creder a ciechi e zoppi è cosa vana. IL TEMPO Per me fragile LA FORTUNA Per me misero AMORE Per me torbido TUTTI Quest uom sarà. IL TEMPO Il Tempo ch affretta LA FORTUNA Fortuna ch alletta AMORE Amor che saetta TUTTI Pietate non ha. Fragile, misero, torbido quest uom sarà. ATTO I Scena Prima (Reggia) PENELOPE Di misera Regina non terminati mai dolenti affanni! L aspettato non giunge, e pur fuggono gli anni. La serie del penare è lunga, ahi troppo. A chi vive in angoscie il tempo è zoppo. Fallacissima speme, speranze non più verdi ma canute, all invecchiato male non promettete più pace o salute. Scorsero quattro lustri dal memorabil giorno, in cui con sue rapine, il superbo Troiano chiamò l alta sua patria alle ruine. A ragion arse Troia, poiché l Amore impuro ch è un delitto di foco, si purga con le fiamme. Ma ben contro ragione per l altrui fallo condannata innocente, dell altrui colpe io sono l afflitta penitente. Ulisse accorto, e saggio, tu, che punir gli adulteri ti vanti, aguzzi l armi e susciti le fiamme per vendicar gli errori d una profuga greca; e intanto lasci la tua casta consorte fra i nemici rivali, in dubbio dell onore, in forse a morte. Ogni partenza attende desiato ritorno, tu sol del tuo tornar perdesti il giorno. ERICLEA Infelice Ericlea, nutrice sconsolata, compiangi il duol de la regina amata. PENELOPE Non è dunque per me varia la sorte? Cangiò forse fortuna La volubile ruota in stabil seggio? E la sua pronta vela, ch ogn uman caso porta fra l incostanza a volo, sol per me non raccoglie un fiato solo? Cangia per altri pur l aspetto il Cielo, le Stelle erranti e fisse. Torna, deh, torna Ulisse! Deh, torna Ulisse! Penelope t aspetta. L innocente sospira, piange l offesa, e contro il tenace offensor né pur s adira. All anima affannata porto le sue discolpe acciò non resti di crudeltà macchiato, ma, fabbro de miei danni incolpo il fato. Così, per tua difesa, Col Destino, col Cielo, Fomento guerra, e stabilisco risse. Torna, deh, torna Ulisse! ERICLEA Partir senza ritorno non può Stella influir, non è partir, ahi, che non è partir. PENELOPE Torna il tranquillo al mare, torna il Zeffiro al prato, l Aurora mentre al sol fa dolce invito è un ritorno del dì ch è pria partito. Tornan le brine in terra, tornano al centro i sassi, e, con lubrici passi torna all oceano il rivo. L uomo qua giù, ch è vivo lunge da suoi princìpi, porta un alma celeste e un corpo frale. Tosto more il mortale, e torna l Alma in Cielo, e torna il corpo in polve dopo breve soggiorno. Tu sol del tuo tornar perdesti il giorno. Torna, ché mentre porti empie dimore al mio fiero dolore veggio del morir mio l ore prefisse. Torna, deh, torna Ulisse! Scena Seconda MELANTO Duri e penosi son gli amorosi fieri desir; ma alfin son cari, se prima amari, gli aspri martir; Ché s arde un cor, è d allegrezza un foco, né mai perde in amor chi compie il gioco. EURIMACO Bella Melanto mia, graziosa Melanto il tuo canto è un incanto, il tuo volto è magia. Bella Melanto mia, è tutto laccio in te ciò ch altri ammaga; ciò che laccio non è, fa tutto piaga. MELANTO Vezzoso garruletto, oh, come ben tu sai ingemmar le bellezze, illustrar a tuo pro d un volto i rai. Lieto vezzeggia pur le glorie mie con tue dolci bugie. EURIMACO Bugia sarebbe, s io lodando non t amassi, ché il negar d adorar confessata deità è bugia d empietà. MELANTO, EURIMACO De nostri amor concordi sia pur la fiamma accesa ché, amato, il non amar arreca offesa, né con ragion s offende colui che per offese amor ti rende. MELANTO Come il desio m invoglia, Eurimaco mia vita, Senza fren, senza morso dar nel tuo sen alle mie gioie il corso! EURIMACO Oh, come volentieri cangerei questa Reggia in un deserto ove occhio curioso a veder non giungesse i nostri errori! MELANTO, EURIMACO Ché ad un focoso petto il rispetto è dispetto. EURIMACO Se Penelope la bella non si piega alle voglie de rivali amatori, mal sicuri saranno i nostri occulti amori. Tu dunque t affatica, suscita in lei la fiamma! MELANTO Ritenterò quell alma pertinace, ostinata, ritoccherò quel core ch indiamanta l onore. EURIMACO Va, va, Melanto, e t adopra che d ammollir parlando femminil contumacia non è piccola l opra. MELANTO Dolce mia vita, mia vita sei! EURIMACO Lieto mio bene, mio ben sarai! MELANTO, EURIMACO Nodo si bel non di disciolga mai! Scena Terza (Una riva in Itaca) NEREIDI Fermino i sibili, sibili e fremiti, il venti e il mar! SIRENE Aura tranquillati, bell onda calmati! L addormentato, deh, non svegliar. NEREIDI Tacete, Sirene, se tace l irato. SIRENE Nereidi, tacete, se tace Nettuno. NEREIDI Tacete, venti, silenzio mar. SIRENE Ulisse dorme, non lo destar. Scena Quarta (Passano i Feaci in Mare, e sbarcano Ulisse dormiente, e lo pongono appresso l antro de Naiadi col suo bagaglio. E questa scena è muta, accompagnata con Sinfonia. Poi entra la Nave) Scena Quinta NETTUNO (sorge dal mare) Superbo è l uom, ed è del suo peccato Cagion, benché lontana, il Ciel cortese, Facile, ahi, troppo in perdonar l offese. Fa guerra col destin, pugna con fato, tutt osa, tutt ardisce, l umana libertade, indomita si rende, e l arbitrio dell uom col Ciel contende. Ma se Giove benigno i trascorsi dell uom troppo perdona, tenga egli a voglia sua nella gran destra il fulmine ozioso, tengalo invendicato. Ma non soffra Nettuno col proprio disonor l uman peccato. GIOVE (in Cielo) Gran Dio de salsi flutti, che mormori e vaneggi contro l alta bontà del Dio sovrano? Mi stabili per Giove la mente mie pietosa più ch armata la mano. Questo fulmine atterra, la pietà persuade, fa adorar la pietade, ma non adora più chi cade a terra. Ma qual giusto desio d aspra vendetta furioso ti move ad accusar l alta bontà di Giove? NETTUNO Hanno i Feaci arditi contro l alto voler del mio decreto, han Ulisse condotto in Itaca sua patria, onde rimane dall uman ardimento, dell offesa deitade ingannato l intento. Vergogna e non pietade comanda il perdonar fatti si rei. Così di nome solo son divini gli dèi? GIOVE Non fien discare al Ciel le tue vendette, ché comune ragion ci tien uniti; puoi da te stesso castigar gl arditi. NETTUNO Or già che non dissente il tuo divin volere, darò castigo al temerario orgoglio. La nave loro andante farò immobile scoglio. GIOVE Facciasi il tuo comando, veggansi l alte prove, abbian l onde il suo Giove. E chi andando Peccò, pera restando. Scena Sesta (Feaci in nave) FEACI In questo basso mondo l uomo può quanto vuol. Tutto fa, ch il Ciel del nostro oprar pensier non ha. NETTUNO (cangia la nave in un scoglio) Ricche d un nuovo scoglio sien quest onde fugaci. Imparino i Feaci in questo giorno che l umano viaggio, quand ha contrario il Ciel, non ha ritorno. Scena Settima ULISSE (si risveglia) Dormo ancora, o son desto? Che contrade rimiro, e che terren calpesto? Dormo ancora, o son desto? Chi fece in me, chi fece il sempre dolce e lusinghevol sonno ministro de tormenti? Chi cangiò il mio riposo in ria sventura? Qual deità de dormienti ha cura? O sonno, o mortal sonno, fratello della morte altri ti chiama! Solingo, e trasportato deluso ed ingannato, ti conosco ben io padre d errori! Pur, degli errori miei son io la colpa, ché se l ombra è del sonno sorella o pur compagna, chi si confida all ombra, perduto alfin, contro ragion si lagna. O dèi sempre sdegnati, numi non mai placati, contro Ulisse, che dorme, anco severi, vostri divini imperi contro l uman voler sien fermi e forti, ma non tolgano, ahimè, la pace ai morti. Feaci ingannatori! Voi pur mi prometteste di ricondurmi salvo in Itaca mia patria con le ricchezze mie, co miei tesori. Feaci mancatori, or non s come, ingrati, mi lasciaste in questa riva aperta, su spiaggia erma e deserta, misero abbandonato. e vi porta fastosi e per l aure e per l onde così enorme peccato! Se puniti non son sì gravi errori, lascia Giove, deh, lascia de fulmini la cura, Ché la legge del caso è più sicura. Sia delle vostre vele, falsissimi Feaci, sempre Borea nemico, e se qual piuma al vento o scogli in mare, le vostre infide navi leggere agli aquiloni, all aure gravi! Scena Ottava (Minerva in abito da pastorello) MINERVA Cara e lieta gioventù, che disprezza empio desir, non dà a lei noia o martir ciò che viene, e ciò che fu. Cara e lieta gioventù. ULISSE (fra sé) Sempre l uman bisogno il Ciel soccorre. Quel giovinetto tenero negl anni, mal pratico d inganni, forse ch il mio pensier farà contento, ché non ha frode in seno chi non ha pelo al mento. MINERVA Giovinezza è un bel tesor che fa ricco in gioia un sen. Per lei zoppo il tempo vien, per lei vola alato Amor. Giovinezza è un bel tesor. ULISSE Vezzoso pastorello, deh, sovvieni un perduto di consiglio e d aiuto, e dimmi pria di questa spiaggia e questo porto il nome. MINERVA Itaca è questa in sen di questo mare, porto famoso e spiaggia felice, avventurata. Faccia gioconda e grata a sì bel nome fai. Ma tu come venisti e dove vai? ULISSE Io greco sono ed or di Creta io vengo per fuggir del castigo d omicidio eseguito. M accolsero i Feaci e m han promesso in Elide condurmi. Ma dal cruccioso mar, dal vento infido fummo a forza cacciati in questo lido. Poi sbarcato al riposo per veder quieto il mar, secondi i venti, colà m addormentai sì dolcemente, ch io non udii né vidi de Feaci crudeli la furtiva partenza, ond io rimasi con le mie spoglie in su l arena ignuda isconosciuto e solo. E il sonno che partì lasciommi il duolo. MINERVA Ben lungamente addormentato fosti, ch ancor ombre racconti e sogni narri. È ben accorto Ulisse, ma più saggia è Minerva. Tu dunque, Ulisse, i miei precetti osserva. ULISSE Chi crederebbe mai la deità vestite in uman velo! Si fanno queste mascherate in Cielo? Grazie ti rendo, o protettrice dea! Ben so che per tuo amore furon senza periglio i miei pensieri. Or consigliato seguo i tuoi saggi consigli. MINERVA Incognito sarai, non conosciuto andrai sinché tu vegga dei Proci tuoi rivali la sfacciata baldanza. Di Penelope casta l immutabil costanza. ULISSE Oh fortunato Ulisse! MINERVA Or t adacqua la fronte nella vicina fonte, che anderai sconosciuto in sembiante canuto. ULISSE Ad obbedirti vado, indi ritorno. MINERVA Io vidi per vendetta, incenerirsi Troia, ora mi resta Ulisse ricondur in patria, in regno. D un oltraggiata dea questo è lo sdegno. Quinci imparate, voi, stolti mortali, al litigio divin non poner bocca! Il giudizio del Ciel a voi non tocca, ché son di terra i vostri tribunali. ULISSE Eccomi, saggia dea. Questi peli che guardi sono di mia vecchiaia testimoni bugiardi. MINERVA Or poniamo in sicuro queste tue spoglie amate entro quel antro oscuro delle Naiadi, ninfe al Ciel sacrate. MINERVA, ULISSE Ninfe serbate le gemme e gli ori, spoglie e tesori tutto serbate, ninfe sacrate! Scena Nona NAIADI (mentre l altre portano nell Antro il bagaglio) Bella diva, eccoci pronte al tuo cenno, al tuo voler, e quest antro, e quella fonte spruzza e s apre a tuo voler. Itaca lieta si mostri, sì, al bel ristoro d Ulisse un dì! MINERVA (ad Ulises) Tu d Aretusa al fonte in tanto vanne, ove il pastor Eumete, tuo fido antico servo, custodisce la gregge; ivi m attendi in sin che pria di Sparta io ti conduca Telemaco tuo figlio; poi d eseguir t appresta il mio consiglio. ULISSE O fortunato Ulisse! Fuggi dal tuo dolor l antico error, lascia il pianto, dolce canto dal tuo cor lieto disserra. Non si disperi più mortale in terra. O fortunato Ulisse! Cara vicenda si può soffrir, or diletto, or martir, or pace, or guerra, non si disperi più mortale in terra. Sinfonia avanti il Opera PROLOGO L UMANA FRAGILITÀ Mortal cosa son io, fattura umana. Tutto mi turba, un soffio sol m abbatte, il tempo, che mi crea, quel mi combatte. IL TEMPO Salvo è niente dal mio dente. Ei rode, ei gode. Non fuggite, o mortali, ché, se ben zoppo, ho l ali. L UMANA FRAGILITÀ Mortal cosa son io, fattura umana, senza periglio in va ricerco loco, ché frale vita è di Fortuna un gioco. LA FORTUNA Mia vita son voglie, le gioie, le doglie. Son cieca, son sorda non vedo, non odo. Ricchezze, grandezze dispenso a mio modo. L UMANA FRAGILITÀ Mortal cosa son io, fattura umana. Al Tiranno d Amor serva sen giace la mia fiorita età, verde e fugace. AMORE Dio de Dèi feritor, mi dice il mondo Amor. Cieco saettator, alato, ignudo, contro il mio stral non val difesa o scudo. L UMANA FRAGILITÀ Misera, son ben io, fattura umana, creder a ciechi e zoppi è cosa vana. IL TEMPO Per me fragile LA FORTUNA Per me misero AMORE Per me torbido TUTTI Quest uom sarà. IL TEMPO Il Tempo ch affretta LA FORTUNA Fortuna ch alletta AMORE Amor che saetta TUTTI Pietate non ha. Fragile, misero, torbido quest uom sarà. ATTO I Scena Prima (Reggia) PENELOPE Di misera Regina non terminati mai dolenti affanni! L aspettato non giunge, e pur fuggono gli anni. La serie del penare è lunga, ahi troppo. A chi vive in angoscie il tempo è zoppo. Fallacissima speme, speranze non più verdi ma canute, all invecchiato male non promettete più pace o salute. Scorsero quattro lustri dal memorabil giorno, in cui con sue rapine, il superbo Troiano chiamò l alta sua patria alle ruine. A ragion arse Troia, poiché l Amore impuro ch è un delitto di foco, si purga con le fiamme. Ma ben contro ragione per l altrui fallo condannata innocente, dell altrui colpe io sono l afflitta penitente. Ulisse accorto, e saggio, tu, che punir gli adulteri ti vanti, aguzzi l armi e susciti le fiamme per vendicar gli errori d una profuga greca; e intanto lasci la tua casta consorte fra i nemici rivali, in dubbio dell onore, in forse a morte. Ogni partenza attende desiato ritorno, tu sol del tuo tornar perdesti il giorno. ERICLEA Infelice Ericlea, nutrice sconsolata, compiangi il duol de la regina amata. PENELOPE Non è dunque per me varia la sorte? Cangiò forse fortuna La volubile ruota in stabil seggio? E la sua pronta vela, ch ogn uman caso porta fra l incostanza a volo, sol per me non raccoglie un fiato solo? Cangia per altri pur l aspetto il Cielo, le Stelle erranti e fisse. Torna, deh, torna Ulisse! Deh, torna Ulisse! Penelope t aspetta. L innocente sospira, piange l offesa, e contro il tenace offensor né pur s adira. All anima affannata porto le sue discolpe acciò non resti di crudeltà macchiato, ma, fabbro de miei danni incolpo il fato. Così, per tua difesa, Col Destino, col Cielo, Fomento guerra, e stabilisco risse. Torna, deh, torna Ulisse! ERICLEA Partir senza ritorno non può Stella influir, non è partir, ahi, che non è partir. PENELOPE Torna il tranquillo al mare, torna il Zeffiro al prato, l Aurora mentre al sol fa dolce invito è un ritorno del dì ch è pria partito. Tornan le brine in terra, tornano al centro i sassi, e, con lubrici passi torna all oceano il rivo. L uomo qua giù, ch è vivo lunge da suoi princìpi, porta un alma celeste e un corpo frale. Tosto more il mortale, e torna l Alma in Cielo, e torna il corpo in polve dopo breve soggiorno. Tu sol del tuo tornar perdesti il giorno. Torna, ché mentre porti empie dimore al mio fiero dolore veggio del morir mio l ore prefisse. Torna, deh, torna Ulisse! Scena Seconda MELANTO Duri e penosi son gli amorosi fieri desir; ma alfin son cari, se prima amari, gli aspri martir; Ché s arde un cor, è d allegrezza un foco, né mai perde in amor chi compie il gioco. EURIMACO Bella Melanto mia, graziosa Melanto il tuo canto è un incanto, il tuo volto è magia. Bella Melanto mia, è tutto laccio in te ciò ch altri ammaga; ciò che laccio non è, fa tutto piaga. MELANTO Vezzoso garruletto, oh, come ben tu sai ingemmar le bellezze, illustrar a tuo pro d un volto i rai. Lieto vezzeggia pur le glorie mie con tue dolci bugie. EURIMACO Bugia sarebbe, s io lodando non t amassi, ché il negar d adorar confessata deità è bugia d empietà. MELANTO, EURIMACO De nostri amor concordi sia pur la fiamma accesa ché, amato, il non amar arreca offesa, né con ragion s offende colui che per offese amor ti rende. MELANTO Come il desio m invoglia, Eurimaco mia vita, Senza fren, senza morso dar nel tuo sen alle mie gioie il corso! EURIMACO Oh, come volentieri cangerei questa Reggia in un deserto ove occhio curioso a veder non giungesse i nostri errori! MELANTO, EURIMACO Ché ad un focoso petto il rispetto è dispetto. EURIMACO Se Penelope la bella non si piega alle voglie de rivali amatori, mal sicuri saranno i nostri occulti amori. Tu dunque t affatica, suscita in lei la fiamma! MELANTO Ritenterò quell alma pertinace, ostinata, ritoccherò quel core ch indiamanta l onore. EURIMACO Va, va, Melanto, e t adopra che d ammollir parlando femminil contumacia non è piccola l opra. MELANTO Dolce mia vita, mia vita sei! EURIMACO Lieto mio bene, mio ben sarai! MELANTO, EURIMACO Nodo si bel non di disciolga mai! Scena Terza (Una riva in Itaca) NEREIDI Fermino i sibili, sibili e fremiti, il venti e il mar! SIRENE Aura tranquillati, bell onda calmati! L addormentato, deh, non svegliar. NEREIDI Tacete, Sirene, se tace l irato. SIRENE Nereidi, tacete, se tace Nettuno. NEREIDI Tacete, venti, silenzio mar. SIRENE Ulisse dorme, non lo destar. Scena Quarta (Passano i Feaci in Mare, e sbarcano Ulisse dormiente, e lo pongono appresso l antro de Naiadi col suo bagaglio. E questa scena è muta, accompagnata con Sinfonia. Poi entra la Nave) Scena Quinta NETTUNO (sorge dal mare) Superbo è l uom, ed è del suo peccato Cagion, benché lontana, il Ciel cortese, Facile, ahi, troppo in perdonar l offese. Fa guerra col destin, pugna con fato, tutt osa, tutt ardisce, l umana libertade, indomita si rende, e l arbitrio dell uom col Ciel contende. Ma se Giove benigno i trascorsi dell uom troppo perdona, tenga egli a voglia sua nella gran destra il fulmine ozioso, tengalo invendicato. Ma non soffra Nettuno col proprio disonor l uman peccato. GIOVE (in Cielo) Gran Dio de salsi flutti, che mormori e vaneggi contro l alta bontà del Dio sovrano? Mi stabili per Giove la mente mie pietosa più ch armata la mano. Questo fulmine atterra, la pietà persuade, fa adorar la pietade, ma non adora più chi cade a terra. Ma qual giusto desio d aspra vendetta furioso ti move ad accusar l alta bontà di Giove? NETTUNO Hanno i Feaci arditi contro l alto voler del mio decreto, han Ulisse condotto in Itaca sua patria, onde rimane dall uman ardimento, dell offesa deitade ingannato l intento. Vergogna e non pietade comanda il perdonar fatti si rei. Così di nome solo son divini gli dèi? GIOVE Non fien discare al Ciel le tue vendette, ché comune ragion ci tien uniti; puoi da te stesso castigar gl arditi. NETTUNO Or già che non dissente il tuo divin volere, darò castigo al temerario orgoglio. La nave loro andante farò immobile scoglio. GIOVE Facciasi il tuo comando, veggansi l alte prove, abbian l onde il suo Giove. E chi andando Peccò, pera restando. Scena Sesta (Feaci in nave) FEACI In questo basso mondo l uomo può quanto vuol. Tutto fa, ch il Ciel del nostro oprar pensier non ha. NETTUNO (cangia la nave in un scoglio) Ricche d un nuovo scoglio sien quest onde fugaci. Imparino i Feaci in questo giorno che l umano viaggio, quand ha contrario il Ciel, non ha ritorno. Scena Settima ULISSE (si risveglia) Dormo ancora, o son desto? Che contrade rimiro, e che terren calpesto? Dormo ancora, o son desto? Chi fece in me, chi fece il sempre dolce e lusinghevol sonno ministro de tormenti? Chi cangiò il mio riposo in ria sventura? Qual deità de dormienti ha cura? O sonno, o mortal sonno, fratello della morte altri ti chiama! Solingo, e trasportato deluso ed ingannato, ti conosco ben io padre d errori! Pur, degli errori miei son io la colpa, ché se l ombra è del sonno sorella o pur compagna, chi si confida all ombra, perduto alfin, contro ragion si lagna. O dèi sempre sdegnati, numi non mai placati, contro Ulisse, che dorme, anco severi, vostri divini imperi contro l uman voler sien fermi e forti, ma non tolgano, ahimè, la pace ai morti. Feaci ingannatori! Voi pur mi prometteste di ricondurmi salvo in Itaca mia patria con le ricchezze mie, co miei tesori. Feaci mancatori, or non s come, ingrati, mi lasciaste in questa riva aperta, su spiaggia erma e deserta, misero abbandonato. e vi porta fastosi e per l aure e per l onde così enorme peccato! Se puniti non son sì gravi errori, lascia Giove, deh, lascia de fulmini la cura, Ché la legge del caso è più sicura. Sia delle vostre vele, falsissimi Feaci, sempre Borea nemico, e se qual piuma al vento o scogli in mare, le vostre infide navi leggere agli aquiloni, all aure gravi! Scena Ottava (Minerva in abito da pastorello) MINERVA Cara e lieta gioventù, che disprezza empio desir, non dà a lei noia o martir ciò che viene, e ciò che fu. Cara e lieta gioventù. ULISSE (fra sé) Sempre l uman bisogno il Ciel soccorre. Quel giovinetto tenero negl anni, mal pratico d inganni, forse ch il mio pensier farà contento, ché non ha frode in seno chi non ha pelo al mento. MINERVA Giovinezza è un bel tesor che fa ricco in gioia un sen. Per lei zoppo il tempo vien, per lei vola alato Amor. Giovinezza è un bel tesor. ULISSE Vezzoso pastorello, deh, sovvieni un perduto di consiglio e d aiuto, e dimmi pria di questa spiaggia e questo porto il nome. MINERVA Itaca è questa in sen di questo mare, porto famoso e spiaggia felice, avventurata. Faccia gioconda e grata a sì bel nome fai. Ma tu come venisti e dove vai? ULISSE Io greco sono ed or di Creta io vengo per fuggir del castigo d omicidio eseguito. M accolsero i Feaci e m han promesso in Elide condurmi. Ma dal cruccioso mar, dal vento infido fummo a forza cacciati in questo lido. Poi sbarcato al riposo per veder quieto il mar, secondi i venti, colà m addormentai sì dolcemente, ch io non udii né vidi de Feaci crudeli la furtiva partenza, ond io rimasi con le mie spoglie in su l arena ignuda isconosciuto e solo. E il sonno che partì lasciommi il duolo. MINERVA Ben lungamente addormentato fosti, ch ancor ombre racconti e sogni narri. È ben accorto Ulisse, ma più saggia è Minerva. Tu dunque, Ulisse, i miei precetti osserva. ULISSE Chi crederebbe mai la deità vestite in uman velo! Si fanno queste mascherate in Cielo? Grazie ti rendo, o protettrice dea! Ben so che per tuo amore furon senza periglio i miei pensieri. Or consigliato seguo i tuoi saggi consigli. MINERVA Incognito sarai, non conosciuto andrai sinché tu vegga dei Proci tuoi rivali la sfacciata baldanza. Di Penelope casta l immutabil costanza. ULISSE Oh fortunato Ulisse! MINERVA Or t adacqua la fronte nella vicina fonte, che anderai sconosciuto in sembiante canuto. ULISSE Ad obbedirti vado, indi ritorno. MINERVA Io vidi per vendetta, incenerirsi Troia, ora mi resta Ulisse ricondur in patria, in regno. D un oltraggiata dea questo è lo sdegno. Quinci imparate, voi, stolti mortali, al litigio divin non poner bocca! Il giudizio del Ciel a voi non tocca, ché son di terra i vostri tribunali. ULISSE Eccomi, saggia dea. Questi peli che guardi sono di mia vecchiaia testimoni bugiardi. MINERVA Or poniamo in sicuro queste tue spoglie amate entro quel antro oscuro delle Naiadi, ninfe al Ciel sacrate. MINERVA, ULISSE Ninfe serbate le gemme e gli ori, spoglie e tesori tutto serbate, ninfe sacrate! Scena Nona NAIADI (mentre l altre portano nell Antro il bagaglio) Bella diva, eccoci pronte al tuo cenno, al tuo voler, e quest antro, e quella fonte spruzza e s apre a tuo voler. Itaca lieta si mostri, sì, al bel ristoro d Ulisse un dì! MINERVA (ad Ulises) Tu d Aretusa al fonte in tanto vanne, ove il pastor Eumete, tuo fido antico servo, custodisce la gregge; ivi m attendi in sin che pria di Sparta io ti conduca Telemaco tuo figlio; poi d eseguir t appresta il mio consiglio. ULISSE O fortunato Ulisse! Fuggi dal tuo dolor l antico error, lascia il pianto, dolce canto dal tuo cor lieto disserra. Non si disperi più mortale in terra. O fortunato Ulisse! Cara vicenda si può soffrir, or diletto, or martir, or pace, or guerra, non si disperi più mortale in terra. Monteverdi,Claudio/Il ritorno d Ulisse in patria/II
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歌詞 Sorry Sorry - Japanese Ver.(Super Junior) Sorry Sorry Sorry Sorry 逃がしはしないさ 握り締めた手は放さないよ Baby Shawty Shawty Shawty Shawty 滅茶苦茶素敵さ 澄み切った瞳が女神のような Baby まだ? もう? もっと急げ もっと急げ 間に合う ホントはどうしたいの?(抜け出せなくなる) 体が固まる 心がとろける めくるめく世界さ(抜け出したくない) 惜しげもなく晒したその素肌 大胆不敵で素敵な笑顔 小指の先まで染められそうさ 取り返しつかないほどにfall in love Sorry Sorry Sorry Sorry 逃がしはしないさ 握り締めた手は放さないよ Baby Shawty Shawty Shawty Shawty 滅茶苦茶素敵さ 澄み切った瞳が女神のような Baby Tan tan tan ta ta ta ta ran tan tan tan tan ta ta ta(君に夢中さBaby) Go.....愛の罠に真っしぐら (hey go) からかわないで 淡い期待を (君は)Love maker(誰も)落とせないね (僕は)諦めないよ 高鳴ってる(one two three four) しぐさと視線で絡め取られた 静かに進行してゆく妄想 寝るのも忘れて溺れてるのさ 引き返せないところまでfall in love (まだ!もっと!まだ!もっと!) Sorry Sorry Sorry Sorry 逃がしはしないさ 握り締めた手は放さないよ Baby Shawty Shawty Shawty Shawty 滅茶苦茶素敵さ 澄み切った瞳が女神のような Baby Tan tan tan ta ta ta ta ran tan tan tan tan ta ta ta(君に夢中さ Baby) Let s dance dance dance dance Let s dance dance dance dance Let s dance dance dance dance dance dance Hey! いけない事ほど ねぇ ハマりこむものさ yeah もう逆らう事もできない おかしくなりそう hey! hey! hey! 永遠に僕だけのもの そばにいて 最高の夢を見せてあげるから 愛を語るより本音を晒せ 狙い定めたら ほら that that that that girl Sorry Sorry Sorry Sorry 逃がしはしないさ 握り締めた手は放さないよ Baby Shawty Shawty Shawty Shawty 滅茶苦茶素敵さ 澄み切った瞳が女神のような Baby